Fresh Off the Boat: la recensione della doppia première

Fresh Off the Boat è la nuova comedy della ABC, incentrata sulle vicende di una famiglia asiatica

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Fresh Off the Boat è un'espressione statunitense che indica quegli immigrati che, arrivati in America, non sono riusciti ad assimilare del tutto la cultura e i costumi locali. Ma indica anche altro. È il titolo dell'autobiografia di Eddie Huang, personaggio decisamente più noto negli States che da noi, taiwanese di origini, che è riuscito a far fortuna aprendo una serie di ristoranti e diventando una figura abbastanza conosciuta. Fresh Off the Boat è anche il nome di un segmento da lui gestito negli anni passati per Vice Magazine, e ora è anche il nome della comedy ABC che racconta la sua infanzia e che ha debuttato la scorsa settimana raccogliendo un buon riscontro dalla critica. Paradossalmente, uno dei suoi critici più spietati sembrerebbe essere proprio Huang, che ha accusato la produzione di essere intervenuta troppo direttamente sulle sue vicende personali, con un tono troppo leggero e alcune situazioni inventate di sana pianta.

Ma di cosa parla la serie? I Huang sono una famiglia di origine orientale, già da tempo in America, che si trasferisce ad Orlando nel 1995, anno in cui la serie è ambientata. L'obiettivo del padre di Eddie, Louis (Randall Park), è quello di rilevare una steak house, ma gli affari non andranno bene come sperato. C'è poi la madre, Jessica (Constance Wu), nonostante le piccole dimensioni una donna forte e dura, sicuramente più del marito, dal carattere più morbido e accomodante. E poi ci sono i tre figli: il maggiore, Eddie (Hudson Yang), fissato con l'hip hop e con qualche difficoltà a integrarsi a scuola, e i più piccoli Emery (Forrest Wheeler), al quale invece va tutto incredibilmente bene, e Evan (Ian Chen). Il quadro non potrebbe essere completo senza la nonna (Lucille Soong), praticamente muta nel corso dei due episodi (unica eccezione è una vocale, ed è un momento anche abbastanza divertente).

La cosa più simile come approccio è forse "Malcolm in the Middle". Tutto viene raccontato dalla voce narrante, ormai adulta, di Eddie, il nucleo familiare e le caratterizzazioni sono stereotipate e sopra le righe e rientrano nei canoni visti più volte, e le dinamiche tanto a scuola quanto in famiglia seguono almeno per ora strade già battute varie volte. Il protagonista è il più complessato, ma forse anche il più consapevole del gruppo, il padre un po' ingenuo, la madre opprimente, i fratelli sveglissimi e la nonna completamente assente. Non c'è nulla di particolarmente originale in quello che vediamo, si passa attraverso le classiche piccole crisi familiari che entro la fine della puntata vengono riportate alla morale del giorno.

L'intuizione più divertente e originale è allora la scelta di non raccontare la famiglia Huang per stereotipi, ma di fare esattamente l'opposto, cioè di trasformare loro stessi negli osservatori di un'America un po' ridicola e, quella sì, fatta di luoghi comuni: emblematico il momento in cui Eddie e sua madre si recano ad un supermercato per acquistare una scatola di cibo precotto. Il cast è molto buono. Randall Park, il cui volto si associa immediatamente al Kim Jong-un di The Interview, ha un sorriso che fa scattare la risata in automatico, ma con grande sorpresa è Constance Wu la migliore del cast.

Nulla di rivoluzionario o particolarmente originale, nemmeno nel suo genere, ma la serie è scorrevole, leggera e divertente.

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