Doubt, Faith, Wound, Anger, Trust: il misterioso alfabeto dei glifi e i termini da questo composti (per cinque stagioni, una delle principali chiavi di lettura di ogni singolo episodio di Fringe) abbandonano per quest’ultimo anno concetti più “concreti” per restituirci invece delle sensazioni molto forti. Dopo il primo, promettente, episodio, Fringe ha continuato, settimana dopo settimana, a costruire una storyline sempre più convincente e adesso, giunti al giro di boa del quinto e ultimo anno dello show, possiamo ammirare il tragitto percorso con la consapevolezza di trovarci di fronte alla migliore stagione vista finora.

fringeSoltanto nella prospettiva di una fine ormai imminente Fringe è riuscito a operare con quella libertà che finora il timore per gli ascolti e la totale incertezza sul futuro gli avevano precluso. Senza monster-of-the-week a farla da padrone, ora lo show si appoggia totalmente sui suoi protagonisti e sulla loro esperienza come individui e come gruppo...