The Night Of
ideata da Richard Price, Steven Zaillian
HBO
Attenzione: l'articolo contiene spoiler
“Ho bisogno del tuo aiuto.” Semplice, diretto, rassegnato: così troviamo Nasir Khan alla fine di The Art of War, quarto episodio della prima stagione The Night Of. Già, perché questo ragazzo perbene, ormai calato nell’incubo della prigionia a Rikers Island, ha ormai fatto i conti con la realtà dei fatti. In un inferno come quello carcerario, non si sopravvive senza le spalle coperte, a costo di rimetterci in pricipi personali e – relativa – indipendenza. Accetta quindi la mano, dapprima rifiutata, offertagli dall’influente Freddy, il cui solo nome fa tremare buona parte dei detenuti del penitenziario; perché in un microcosmo lurido e folle dove vieni ustionato in veste di capro espiatorio per una vendetta mancata, il minimo che puoi fare è cercare protezione.
In fondo, Nasir è solo. Solo perché sincero, solo per aver dichiarato la verità di fronte al giudice, rifiutando un patteggiamento che gli avrebbe prospettato una detenzione di circa dodici anni...
Ecco la nostra recensione della quarta puntata della prima stagione di The Night Of, in cui Naz compie due scelte di campo fondamentali per il suo futuro
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