“Ho bisogno del tuo aiuto.” Semplice, diretto, rassegnato: così troviamo Nasir Khan alla fine di The Art of War, quarto episodio della prima stagione The Night Of. Già, perché questo ragazzo perbene, ormai calato nell’incubo della prigionia a Rikers Island, ha ormai fatto i conti con la realtà dei fatti. In un inferno come quello carcerario, non si sopravvive senza le spalle coperte, a costo di rimetterci in pricipi personali e – relativa – indipendenza. Accetta quindi la mano, dapprima rifiutata, offertagli dall’influente Freddy, il cui solo nome fa tremare buona parte dei detenuti del penitenziario; perché in un microcosmo lurido e folle dove vieni ustionato in veste di capro espiatorio per una vendetta mancata, il minimo che puoi fare è cercare protezione.

In fondo, Nasir è solo. Solo perché sincero, solo per aver dichiarato la verità di fronte al giudice, rifiutando un patteggiamento che gli avrebbe prospettato una detenzione di circa dodici anni...