Ora che lo sciopero degli sceneggiatori può dirsi (quasi) ufficialmente concluso e l’Associazione dei produttori tornerà a breve a sedere al tavolo delle trattative anche con il Sindacato degli attori, l’industria dell’intrattenimento può tirare un sospiro di sollievo e cominciare a pensare a come rimboccarsi le maniche in vista della ripresa.

Sebbene i membri della WGA siano autorizzati a tornare al lavoro, non significa che tutti gli show televisivi, come Grey’s Anatomy o Law & Order, torneranno immediatamente in onda. Se non fosse per il non trascurabile problema che gli attori sono ancora in sciopero, bisogna infatti considerare che per far ripartire la macchina di una produzione dopo più di 140 giorni di sciopero, si dovranno ricominciare prima di tutto a scrivere i copioni.

I talk show

I talk show, invece, se la passano meglio e spettacoli come Il Drew Barrymore Show, che ha ricevuto una montagna di critiche dopo aver tentato di tornare in onda durante lo sciopero, prima di fare un passo indietro, toneranno in onda a partire da metà ottobre circa , così come Il Jennifer Hudson Show, The Talk e Kelly Clarkson Show. Per quanto concerne i talk show serali come Last Week Tonight di John Oliver e quelli di Stephen Colbert, Seth Meyers e Jimmy Kimmel, riprenderanno invece nei primi giorni di ottobre, dopo che i principali conduttori avevano aperto ad agosto un podcast dal titolo Strike Force Five, al fine di raccogliere fondi per gli sceneggiatori in sciopero.

Le serie TV

Per quanto concerne le nostre amate serie televisive, molti dei nuovi show hanno da pochi giorni ripreso ad assumere per le nuove witer room che si stanno formando ed il cui processo era stato interrotto dallo sciopero. Mentre, secondo Deadline, gli sceneggiatori di Grey’s AnatomyCriminal Minds: Evolution, 9-1-1Family GuyBob’s Burgers e dei Simpson torneranno al lavoro già da domani.
Per quanto concerne Yellowjackets, gli autori si riuniranno a partire da mercoledì ed anche per le serie della CBS, come Ghosts, NCIS, Fire Country, The Neighborhood e Abbott Elementary, The Sex Lives of College Girls, Young Sheldon, The Cleaning Lady, Rescue: Hi-Surf, Animal Control ed Alert gli sceneggiatori riprenderanno a scrivere a partire dall’inizio di questa settimana.
Law & Order, FBI, Law & Order: SVU riprenderanno invece il lavoro la prossima settimana.
Infine, per quanto riguarda Mike White, Sam Levinson e Craig Mazin & Neil Druckmann, i creatori rispettivamente di The White Lotus, Euphoria e The Last Of Us, che avrebbero dovuto scrivere i nuovi copioni durante il periodo dello sciopero per un lancio delle nuove stagioni nel 2024, si rimetteranno subito al lavoro, con un comprensibile ritardo in quello che sarà quindi il ritorno di questi show.

Il mercato dell’intrattenimento cambia volto

Con la programmazione delle serie della TV lineare già in ritardo di mesi, tutti i network stanno cercando di muoversi il prima possibile, considerate le circostanze, per cercare di mettere in piedi delle stagioni con il maggior numero di episodi e tenendo conto del fatto che, a causa dello sciopero, era vietato qualsiasi contatto tra gli showrunner e le produzioni, l’organizzazione del lavoro non è semplicissima perché tutti gli attori in gioco stanno apprestandosi a riprendere a lavorare cercando di districarsi tra tutte le minuzie legali del nuovo accordo, cercando di capire che impatto avrà, dal punto di vista pratico, su produzioni nuove e già esistenti.

Molti degli Studios che avevano poi sospeso accordi contrattuali esclusivi con alcuni autori a causa dello sciopero, si stanno ora affrettando a ripristinarli. Tali accordi, infatti, non si estendono automaticamente dopo una sospensione causata, fosse anche da uno sciopero, anche se gli Studios hanno la prerogativa di esercitare un’opzione per rinnovarli, cosa che però non accadrà per tutti i contratti che erano in essere prima, lasciando inevitabilmente qualcuno a casa.

Il Mercato dell’intrattenimento a cui autori, registi, maestranze ed (eventualmente) attori torneranno non sarà quindi come quello che avevano lasciato ed è probabile che assisteremo ad una riduzione dei budget, un minor numero di accordi (come già confermato dal fatto che gli Studios ne abbiano rinnovati circa la metà di quelli che avevano prima dello sciopero), e probabilmente persino più cancellazioni in un mercato che, in generale, rallenterà il passo ed in cui gli acquirenti compreranno di meno, ma guadagneranno anche di meno.

Un primo segnale che qualcosa sarebbe cambiato post-sciopero è stata per esempio la decisione di Sratz di cancellare Heels, Run the WorldBlindspotting e The Venery of Samantha Bird, la cui produzione era stata bloccata alla fine di marzo con due soli episodi rimasti da filmare per concludere la prima stagione, così come molte serie che avevano precedentemente ricevuto il via libera sono state cancellate durante lo sciopero, come Gattaca e Seasoned di Showtime e Metropolis di Apple/NBCU o, al contrario, rinnovate, come The PeripheralA League of their Own di Prime Video e Pitch Perfect: Bumper In Berlin di Peacock, che hanno ottenuto la 2^ stagione.

Ma secondo gli esperti del settore bisognerà aspettarsi che altre serie si vedano annullare un rinnovo che era stato concesso prima dello sciopero, proprio perché tutti stanno ancora cercando di barcamenarsi in questa nuova realtà, cercando di risparmiare dove possibile.

Per quanto concerne i budget, esperti del settore stimano che le serie drammatiche andranno a costare in media circa tra i 4,5 ed i 5 milioni di dollari per episodio e che anche gli streamer, persino per serie come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Stranger Things e House of the Dragon cercheranno di mantenere un budget tra i 5 ed i 10 milioni di dollari per episodio, mettendo decisamente un freno al periodo d’oro degli streamer, in cui si garantivano budget faraonici.

E se davvero gli streamer staranno più attenti ai cordoni della borsa, anche in termini di accordi esclusivi firmati con diversi autori, è inevitabile, come accennavamo che tra questo, un aumento delle cancellazioni ed una tendenza a “comprare meno spec”, si finisca per creare una maggiore concorrenza tra gli autori. E se da una parte questo potrebbe essere considerato un problema, dall’altra potrebbe forse significare che si tornerà a porre finalmente l’accento sulla qualità, invece che sulla quantità.

Sciopero degli sceneggiatori: le ultime novità