Per uno strano effetto del destino, legato forse in parte alla ferita ancora aperta lasciata dalla morte di Lady Diana, nonostante siano trascorsi 26 anni da quella tragica notte, la prima parte di The Crown 6, composta di 4 episodi, quasi interamente dedicati alla principessa di Galles, disponibile su Netflix dal 16 novembre, ha dovuto fronteggiare diverse critiche per essere apparsa più voyeuristica del solito nonostante, nella sostanza, non abbia cambiato di molto il suo approccio alla narrazione.

Già con l’arrivo della 5^ stagione di Crown, Netflix si era trovata ad affrontare qualche grattacapo per il fatto che più ci si avvicinava ai giorni nostri, più il pubblico sembrava avere difficoltà a distinguere finzione da realtà, tanto da chiedere alla piattaforma di inserire un disclaimer in cui si specificasse come i fatti raccontati dalla serie fossero una drammatizzazione della storia della famiglia reale, invito che la piattaforma ha però deciso di non cogliere.

Al netto di un’ottima performance da parte di Elizabeth Debicki, calatasi perfettamente nel personaggio, parte del problema potrebbe forse nascere dal fatto che i primi 4 episodi di The Crown 6 sono un vero e proprio tuffo nell’intensa estate vissuta dalla protagonista prima della sua scomparsa, senza che venisse lasciato molto spazio agli altri protagonisti della serie, se non nella misura in cui li si vede, non del tutto, ma per lo più, reagire alla morte di Lady D.

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Quanto è accurata la prima parte di The Crown 6

Come sottolineato più volte dal creatore della serie Peter Morgan, The Crown, che si ispira spesso a fatti storicamente accaduti, presenta però anche una consistente parte di pura fantasia ogni volta che i protagonisti sono impegnati in una conversazione privata, la cui natura – per ovvi motivi – nessuno può conoscere. Nel caso della 6^ stagione, tuttavia, gli autori sembrano essersi spinti più in là di quanto non avessero fatto prima.

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Il fantasma di Lady Diana

Sebbene l’apparizione di quello che è stato definito il “fantasma di lady Diana” in the Crown 6 fosse, nelle intenzioni di Peter Morgan una sorta di visione apparsa al Principe Carlo ed alla Regina Elisabetta II, “come a sottolineare quanto vivido il suo ricordo fosse nella mente delle persone che aveva lasciato“, è indubbio che la mossa sia stata probabilmente la più estrema fatta dagli autori nell’arco di 6 stagioni, tanto da portare molti a criticarla giudicandola irrealistica, quasi a voler chiudere il triste capitolo della scomparsa della Principessa con una sorta di accettazione da parte del personaggio della propria morte che nessuno può sapere, nella realtà, se abbia però davvero raggiunto.

A Kelly Fisher lo yacht più piccolo

Secondo la diretta interessata, Kelly Fischer, fidanzata di Dodi al Fayed, interpretato da Khalid Abdalla, come mostrato nella serie le è davvero toccato in sorte di essere lasciata da sola a solcare i mari di fronte a St. Tropez mentre il suo compagno intratteneva Diana sullo yatch di famiglia, ciò che però non si sa, è se la Principessa fosse a conoscenza di questa peculiare sistemazione o anche solo del fatto che Dodi, al tempo, fosse fidanzato.

Il legame tra Mario Brenna e Mohamed al Fayed

Sebbene sia storicamente accurato che il paparazzo Mario Brenna sia colui che immortalò il famoso bacio tra Diana e Dodi, che fu pubblicato sulle riviste scandalistiche di tutto il mondo, con grande sconcerto della Famiglia Reale, lo stesso Brenna ha negato in un’intervista al New York Times che al Fayed lo avesse assunto per rivelare al mondo la storia tra suo figlio e la Principessa.

Una normalissima festa di compleanno

Nei primi episodi di The Crown 6 si vede il Principe Carlo operarsi nell’organizzazione della festa di compleanno di Camilla, a cui finisce per partecipare solo la Principessa Margaret, la cui sorella decide invece di non andare per evitare di prendere posizione sulla relazione del figlio con una donna divorziata, come lo era ormai anche lui. Secondo quanto dichiarato dalla biografa della Famiglia Reale Sally Bedell Smith al The Times, tuttavia, nemmeno la Principessa Margaret presenziò ai festeggiamenti, né il Principe Carlo dedicò a Camilla un brindisi tanto romantico.

L’ultimo incontro tra Carlo e Diana

Sebbene l’approccio di The Crown 6 sia decisamente buonista, sia nel voler concedere alla Principessa del Galles una sorta di pace nella morte, che andando ad addolcire i rapporti con l’ex marito, come mostrato in quella che fu l’ultima conversazione tra loro, in cui si ripromettono di essere migliori nel divorzio di quanto non lo fossero stati come coppia sposata, come potrete immaginare non vi è nessuna conferma che quel dialogo sia realmente avvenuto, né si sa se i rapporti tra i due fossero davvero più distesi.

Lady Diana e la sensitiva

Sebbene sia vero che la Principessa Diana abbia incontrato la sensitiva Rita Rogers, accompagnata in elicottero a Grassmoor, un villaggio nel Derbyshire, come più volte sottolineato non è nota la natura privata delle loro conversazioni. In una dichiarazione rilasciata al The Derbyshire Times, la Rogers disse che la Principessa la interpellava almeno una volta a settimana, confermando che sapesse dell’anello che Dodi intendeva regalarle.

L’affaire Dis-moi oui

Secondo Vanity Fair l’affaire dell’anello Dis-moi oui, con cui Dodi avrebbe voluto chiedere in sposa la Principessa Diana è un mistero, come lo è la verità sulla proposta di matrimonio vera e propria. Intervistato dal Corriere della Sera, Alberto Repossi, in quanto titolare dell’omonima Maison, interrogato anche da Scotland Yard, confermò che la Principessa vide l’anello nella gioielleria di Monte Carlo, che sarebbe poi stato chiamato a St. Tropez per prendere le misure del dito dalla stessa Diana e che, per quanto lui sapesse, era intenzione della coppia annunciare il loro fidanzamento il 1° settembre, dopo aver ritirato l’anello presso il negozio di Place Vendôme a Parigi.
Secondo quanto rivelato dopo le inchieste sull’incidente in cui morirono sia Diana che Dodi, tuttavia, l’anello fu ritrovato nell’appartamento di Dodi, ma nessuno sa veramente se Dodi l’abbia usato per chiedere in sposa la Principessa, né tantomeno cosa lei abbia risposto.

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