Bioware discute del PVP di Star Wars the Old Republic

Daniel Erickson (Star Wars The Old Republic lead designer) in una recente intervista ha discusso di quanto sia importante il PVP all'interno di un MMORPG di alto livello.
Con l'inclusione del Rakghoul virus, un elemento trasmissibile di giocatore in giocatore, Bioware avrebbe reso più avvincente l'interazione tra gli utenti:

Parte della magia del fare una cosa come questa sta nel fatto che appare organica e ti da un senso che il mondo sta cambiando. Una sorpresa di cui sei avvertito non è una sorpresa.

Senza dubbio abbiamo imparato un sacco di lezioni [si riferisce alla Corrupted Blood Plague di WoW] riguardo alle cose sui cui bisogna stare attenti se si lasciano i giocatori liberi con un contagio.
Eravamo sicuri che i giocatori avrebbero voluto diffonderlo, non importa quanto avessimo tentato di fermarli, e così invece li abbiamo incoraggiati con premi e quest e poi abbiamo immaginato ogni scenario possibile per essere sicuri che non si creassero conseguenze indesiderate

Ci sono state due cose che abbiamo provato a incoraggiare attivamente con questo evento e quelle riguardavano il convolgimento della community nel risolvere  il mistero e pvp free-roaming sui server PVP. Entrambi sono stati dei successi

Anche se originariamente il gioco non era previsto per essere fortemente incentrato sul PVP, la facilità di entrare e giocare nelle Warzone combinata al loro design divertente ci ha fornito la più alta presenza PVP di ogni moderno MMO tripla A. A quel punto abbiamo spostato un grande quantitativo di risorse allo sviluppo del PVP, ma ci vuole ancora del tempo, e questo è comprensibilmente frustante per gli utenti più avanzati nel PVP

La seconda [lezione] e stata che, più numerosi i tuoi elementi per fare livellare i personaggi, maggiore la durata delle sessioni di gioco singole delle persone, e quando le persone giocano per una medio di cinque- sei ore alla volta, divorano i tuoi contenuti a una velocità incredibile.