Sono stati oltre 45.700 i visitatori dell'edizione 2012 dell'E3. Ma non tutti sono soddisfatti…

 

Michael D. Gallagher, presidente dell'ESA, società che organizza l'E3, ha affermato che l'edizione 2012 dell'evento ha attirato circa 45.700 visitatori tra professionisti e giornalisti, e che a breve verrà annunciata l'edizione 2013. La convention ha generato circa 40 milioni di dollari di fatturato correlato a Los Angeles tra i partecipanti e i 200 espositori da 103 Paesi.

Per quanto riguarda l'edizione del 2013, verrà scelta molto probabilmente una location diversa da quella attuale, e città come San Francisco, New York, Chicago e New Orleans si sono già proposte per ospitarla. Nessuna notizia, per ora, sulla possibilità che si torni ad Atlanta, dove nacque l'E3.

Intanto Patrick Garratt di VG24/7 critica aspramente l'edizione di quest'anno e più in generale la struttura attuale dell'E3, sottolineando che si è passati da una manifestazione "sempre meno rilevante" a una "senza senso", e che l'intera industria di settore sta perdendo la pazienza. "L'E3 è un dinosauro che deve affrontare l'era glaciale. E' un modello di marketing vecchio stile, una fiera indirizzata ai consumatori ma che si spaccia per una fiera per l'industria". 

Parole di fuoco, in particolare, per la conferenza Nintendo, che "ha perso l'occasione di presentare al meglio Wii U. La compagnia ha lanciato la sua nuova console con Pimkin 3, un gioco di Batman al quale hanno già giocato tutti, uno sparatutto zombie, un altro Mario, un altro Wii Fit e un parco a tema virtuale. C'erano molte persone poco convinte, se non ostili".

Non solo: secondo Garratt, l'E3 di quest'anno si è limitato a presentare grandi videogiochi tripla-A, escludendo una grande fetta dell'industria videoludica, quella che comprende i videogiochi casual, browser, mobile e indie. "Deve diventare uno show per i consumatori, con una sezione business, come la GamesCom, che interessa al pubblico, l'industria e la stampa."