Il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indie

Cuphead

Quando immagini di averle viste tutte, allora arriva un titolo come Cuphead, e sei costretto a ricrederti. Anche nell'immane e geniale panorama indie, il titolo di Studio MDHR rappresenta qualcosa di unico, nel genere, nell'ispirazione, nella realizzazione grafica, e se questo è quanto hanno fatto capire un paio di immagini e due brevi trailer, figuriamoci quale reazione potrà provocare il prodotto finale, atteso per il 2014 su PC e forse, successivamente, su console.

 

 

Cuphead è un run and gun, quel genere in cui si va da sinistra a destra devastando il devastabile e facendo esplodere tutto ciò che s'incontra, grazie ad un arsenale potente e vario. La serie Contra ne è l'esempio più fulgido, ma nella sua struttura il gioco indie sembra più richiamare i titoli della Treasure anni novanta, come Gunstar Heroes e Alien Soldier. In queste produzioni l'enfasi era posta principalmente sulle battaglie con boss colossali, soprattutto nel secondo titolo, costituito praticamente una serie di scontri uno contro uno inframezzati da brevi sequenze alternative. Alien Soldier detiene il Guinness dei primati per il run and gun con il maggior numero di boss (25), e Cuphead vuole rubargli il riconoscimento.

La tradizione del genere prevede due semplici regole per tirare giù i nemici più grossi: la prima, memorizzane i movimenti e gli attacchi, la seconda, sparagli con tutto quello che hai. Per variare rispetto a questa formula il team di sviluppo ha previsto scontri decisi più dalle abilità del giocatore che dal try and error. I pattern saranno imprevedibili, e nelle battaglie interverranno elementi di gioco presi da altri generi, come il platform. Come tali elementi verranno implementati farà la differenza e potrà dare qualcosa in più al gioco, mentre dal punto di vista dell'arsenale a disposizione ce la sentiamo di fidarci della parola degli sviluppatori, che promettono una vasta varietà di sparo. Ciliegina sulla torta dell'esperienza di gioco sarà la possibilità di avere al proprio fianco con un amico, che controllerà Mughead.

Se il gameplay di Cuphead vi sembra interessante, aspettate di ammirarne il comparto tecnico. Si tratta a tutti gli effetti di un cartone degli anni trenta reso videogioco, essendo state usate tutte le tecniche di quegli anni per creare personaggi ed ambientazioni del gioco. Fondali dipinti tramite la tecnica dell'acquerello, inchiostrazioni fatte a meno, stile squisitamente retrò, per un effetto finale che fa molto Steamboat Willie ma ha anche una sua identità. La colonna sonora, in accordo con il tono della produzione, sarà composta da brani jazz registrati dal vivo.