Il nostro approfondimento sui titoli più interessanti del panorama indie

Mustache Armies

Mustache Armies è una titolo fatto di gioia, quella che si prova nell'ammirarne la bizzarra ed attraente grafica e nel giocarlo, grazie ad una irresistibile semplicità di fondo. Chiunque può approcciarvisi, e divertirsi, mentre armate composte da soldatini, veicoli di ogni tipo e persino robot scatenano un gran casino sullo schermo. In ambientazioni cubettose, mitragliate ed esplosioni riempiono la scena, senza per fortuna vagheggiare su chissà quali significati nascosti: il significato di Mustache Armies è il divertimento totale.

La struttura di gioco del titolo sviluppato dai ragazzi di Turbodindon (un nome, un programma), è quella del tower defense, per fortuna scevro dall'immobilismo tipico del genere e contaminato da un certo dinamismo, che dispone su un panorama orizzontale due eserciti che, venendosi incontro, si scatenano l'uno contro l'altro. Non c'è altro nella sostanza del gameplay, c'è solo questo, ma è quanto basta per godersi appieno il titolo. Ad ogni assalto, guadagneremo dei soldi, in base al numero di nemici distrutti, ed organizzando quella successiva potremo acquistare armamenti sempre più letali. E' un crescendo, una gioiosa progressione, il caos che si crea, e non si può non rimanerne rapiti.

Mustache Armies è, come molti titoli indie, di peculiare aspetto, un cumulo di cubetti colorati che si muovono su uno sfondo ugualmente cubettoso, tra proiettili ed esplosioni colorate. Blu contro rossi, una bicromia quanto più classica possibile per un titolo invece poco ordinario. Se volete giocarlo, in maniera completamente gratuita, potete scaricarlo da qui.

 

Night Lights

L'azione, in Night Lights, si svolge all'ombra della luna, tra le strade ed i palazzi, che diventano piattaforma, di una città che dorme, ma che non trasmette sensazioni di paura o di tensione, ma di rilassatezza e magia, quando il nostro avatar, un personaggio tenerissimo dalla testa quadrata ed armato solo di una lanterna, s'immerge nella sua esplorazione. Dove c'è piattaforma, c'è semplicità di gioco, c'è immediatezza nella fruizione, ma se c'è qualcosa alla quale i titoli indie hanno abituato è la particolare declinazione ora dell'uno, ora dell'altro genere, una declinazione che in Night Lights è quella verso il puzzle, la risoluzione di piccoli ma intriganti enigmi.

Dicevamo di un protagonista e della sua lanterna, dicevamo di una città immersa in pur rassicuranti ma fitte tenebre, da rischiarare con lo strumento. Dove arriva la luce, arriva la verità, ed ecco quindi che il mondo cambia, le piattaforme svelano passaggi, le lampade proteggono da quello che è in agguato nell'ombra, arriviamo a padroneggiare l'alternanza in maniera rapida, per risolvere le matasse di livelli progressivamente sempre più intricati. Night Lights non richiede mai un ragionamento eccessivo, solo pazienza e pianificazione, capire e agire, con un occhio sempre bene attento all'uno o all'altro ostacolo. La soddisfazione non viene dalle poche cose da fare, ma dal riuscire ad andare avanti, in partite che possono essere mordi e fuggi come lunghe sessioni, vista l'articolazione in brevi schemi.

Stilisticamente, il titolo di Tommy Creo è magnifico, il blue e le sue sfumature dominano la scena, ma il colore non è freddo, è avvolgente, intimo, le luci discrete, quasi restìe ad illuminare troppo una scena che risulta così morbida. La luna ci guarda, mentre risolviamo enigmi, e la città sullo sfondo appare non come un agglomerato di edifici, ma un come un qualcosa di naturale. Night Lights è il piacere di giocare, per di più in maniera gratuita: andate a questo indirizzo per rendervene conto.