Abbiamo testato la versione next gen della simulazione calcistica di EA…

11 giocatori, un pallone, due porte.

Il calcio sarà pure un affare semplice, tuttavia simularlo è maledettamente difficile. David Rutter e il suo team presso EA Sports lo sanno fin troppo bene e, non a caso, da qualche anno, FIFA non subisce enormi stravolgimenti tecnici ma ogni più piccolo cambiamento viene soppesato, valutato e, infine, inserito in una struttura di gioco che non ammette la più piccola sbavatura.

Dopo un'edizione 2013 sopraffina, a Vancouver si sono ritrovati con il fiato sul collo non solo dei tanti giocatori, ma anche con quello del publisher che, a questo giro, vuole che il gioco esca sia sulle console attuali che sulla nuova generazione.

FIFA 14 sarà, per forza di cose, un prodotto ibrido, figlio di due mondi diversi e, al tempo stesso, destinato ancora una volta a fare l'ennesimo pezzo di strada verso il simulatore calcistico definitivo. A Colonia abbiamo messo le mani su FIFA 14 in più occasioni, possiamo quasi dire che il gioco di EA Sports è stato una presenza fissa nelle nostre giornate in fiera, sia durante la prova ufficiale, sia nei (brevi) tempi morti che intercorrevano fra un appuntamento e l'altro.

Il provvidenziale totem con la demo del gioco posto, strategicamente, al centro del booth EA, infatti, era una tentazione troppo forte per poter essere ignorata e, noi, da bravi peccatori, ci siamo concessi più di un match. La versione giocabile era quella Xbox One, mossa dal nuovissimo motore EA Ignite, e, pad alla mano, le sensazioni che si provano sono al tempo stesso familiari e sconosciute.

Se il layout dei comandi (ovviamente!) non è cambiato, il feeling delle partite è molto diverso: i giocatori sono ora più "pesanti" ogni movimento riscopre le difficoltà atletiche della sua controparte reale mentre il pallone mai come ora sembra difficile da controllare, con rimbalzi e controrimbalzi difficilissimi da gestire senza la dovuta preparazione.

Insomma, FIFA 14 si spinge ben oltre la sua ultima incarnazione, cercando di portare sullo schermo non solo l'estetica del calcio ma anche il sudore dei calciatori. In questo senso già dalla demo si nota come il gioco proponga un livello di sfida che potrebbe spaventare i neofiti ma che, ne siamo certi, non deluderà tutti i fan che, ogni anno, attendono con trepidante attesa di poter insaccare i loro goal virtuali.