Alex Hutchinson racconta alcune delle novità introdotte in Assassin Creed III, spiegandone le motivazioni…

 

Il direttore creativo di Assassin's Creed III, Alex Hutchinson, ha tenuto un'intervista in cui spiegava le motivazioni alla base di alcune novità introdotte nel nuovo gioco della serie.
 
Inizialmente abbiamo pensato: okay, se bisogna fornire un nuovo contesto e un nuovo eroe, un nuovo campo da gioco, una nuova area da esplorare, cos'è meglio del nord-est americano?
Nel periodo in cui è ambientato il gioco, la Guerra d'Indipendenza Americana, ci troviamo con questa natura quasi selvaggia dove il clima e l'inverno risultano terrificanti e gli alberi e le foreste sono ancora antiche. Abbiamo tutte queste grandi possibilità con cui destreggiarci e penso che un bel pezzo di queste risulterà davvero nuovo da giocare
 
 
 
Ho sempre ritenuto che fosse divertente che l'unica cosa che non potessi scalare in Assassin Creed fosse l'unica cosa che ho scalato nella vita reale, un albero.
Ci sono numerosi giochi con foreste, dove le foreste sono solo collezioni di oggetti […] Il fatto che siano alberi non importa davvero.
Potrebbe essere un palo della luce, una scatola, potrebbe essere qualsiasi cosa. Ma dove riuscissimo a rendere gli alberi e le zone selvagge un campo di gioco pari alle città per Altair e Ezio, avremmo una gran cosa tra le mani.
 
 
 
Secondo Hutchinson inoltre il franchise non è ancora vecchio e stanco:
 
Il franchise è vitale, abbiamo un grande pubblico che si preccupa per esso.
Non vogliamo distruggerlo. Non vogliamo finire in quelle situazioni in cui c'è bisogno di ricominciare tutto, premere il reset e tornare alla radice
 
Assassin's Creed uscirà a ottobre per Xbox 360 e PS3, e c'è una versione in sviluppo per WiiU