Uno sguardo più approfondito al sistema di gioco del titolo NetherRealm

 

La demo di Injustice: Gods Among Us non ha ovviamente potuto fornirci un quadro complessivo della qualità del titolo NetherRealm, ma sicuramente ci ha reso chiaro quale sia l'approccio al genere picchiaduro che il gioco con protagonisti i personaggi della DC Comics vuole avere. Injustice pare infatti piazzarsi a metà tra il tecnicismo di alcune serie e l'accessibilità di altre, in maniera tutto sommato convincente.

Batman, Wonder Woman e Lex Luthor sono i personaggi selezionabili nella demo, tra di loro si potrà scegliere e con loro si combatterà in una breve serie di incontri, che culminerà con l'affrontare Doomsday, colui che uccise Superman. Immediatamente, provando le loro differenti mosse, viene in mente quanto disse Ed Boon, director del gioco, riguardo le categorie dei personaggi: “ve ne sono essenzialmente due, i personaggi che fanno affidamento sulla forza bruta e quelli che invece ricorrono prevalentemente ai gadget”. Una distinzione che si sente poco in questa demo, visto che sia Batman che Wonder Woman paiono personaggi abbastanza equilibrati, utilizzando insieme sia le proprie facoltà fisiche sia, nel caso del Cavaliere Oscuro, i suoi infiniti gadget, per l'amazzone le sue solite armi, spada e scudo e il lazo. Lo stesso Lex Luthor, nonostante l'aspetto imponente, non fa sfoggio solo della forza fisica ma anche di un vario numero di armi. Ovviamente, quando ci si troverà di fronte a personaggi come Superman o Black Adam, la differenza si sentirà decisamente di più.

Il sistema di controllo è di facile assimilazione, con i tasti frontali delegati agli attacchi, leggero, medio, pesante, ed uno all'utilizzo delle facoltà uniche di ogni personaggio, cosa che promette di differenziarli più di quanto possa fare il loro moveset. Il primo match non è di facile interpretazione, non tanto per la difficoltà, risibile anche a livello medio, ma proprio perché non si riesce bene a capire quali siano le giuste soluzioni di attacco. Un rapido accesso alla lista mosse svela la natura di Injustice: il titolo NetherRealm punta molto sulle combo, e sebbene non manchino tutte le combinazioni tipiche del genere, dai quarti di luna alla pressione contemporanea di più pulsanti, l'assimilazione delle combo risulta fin da subito come il modo migliore per prendere confidenza con il gioco, e quello che dà più soddisfazioni, perché appena si inizia a padroneggiare bene un personaggio viene valorizzata la natura frenetica degli scontri. Il passo compiuto nei confronti dei giocatori meno scafati è quello di non rendere né intricate né particolarmente lunghe queste combo, e siamo certi che ben pochi avranno difficoltà nel trovarsi a loro agio con l'impianto di gioco.

Sullo stesso concetto di facilità verte la scelta di affidare alla semplice pressione dei tasti dorsali l'esecuzione della mossa più potente di ogni personaggio, una volta che si sia riempita l'apposita barra, ed un altro semplice espediente risolve i momenti nei quali i personaggi sferrano un attacco contemporaneamente: bisogna semplicemente premere quadrato, triangolo o x, chi riesce a portare l'attacco è determinato dal meccanismo sasso, carta, forbice, ed ottiene un boost da utilizzare a proprio piacimento durante il match.

Nonostante i pochissimi stage presenti nella demo, l'interazione ambientale con essi c'è sembrata già ottima: ognuno di essi presenta vari elementi che un personaggio può utilizzare per danneggiare il proprio avversario, nonché molteplici zone, da raggiungere dopo avervi schiantato il proprio contendente, con un attacco potente portato ai limiti dell'area: un elemento che ulteriormente testimonia la natura frenetica del titolo NetherRealm.

Un primo giudizio sul comparto tecnico, per forza di cose provvisorio, è buono, con una buona modellazione poligonale di personaggi ed ambientazioni, texture dettagliate ed effetti convincenti, per una solidità che soddisfa pienamente.