Smentita la “scena dello stupro” in Tomb Raider

Crystal Dynamics ritratta un'affermazione fatta questo E3 riguardo un elemento "dai contenuti sensibili" presente nel reboot delle avventure di Lara Croft.
Durante un'intervista, il produttore esecutivo Ron Rosenberg aveva utilizzato la parola "stupro" nel descrivere una parte del trailer di Tomb Raider. 

La scena in questione vede la nostra eroina puntellata contro il muro da un brutto ceffo.
Le intenzioni dell'uomo effettivamente non sembrano delle migliori, ma oggi Crystal Dynamics vuole rassicurarci: il criminale non ha intenzione di stuprare Lara Croft.

Abbiamo passato un grandioso E3 grazie a Tomb Raider e abbiamo ricevuto una grande risposta sia dal pubblico che dai giornalisti, mentre il gioco nel frattempo otteneva numerosi premi "game of the show"  che celebravano la nuova direzione del frachise. Sfortunatamente non siamo stati molto chiari in una recente intervista e alcune cose sono state male interpretate. Permettetemi di spiegare, prima che la cosa sfugga di mano.

Nel creare questa storia delle origini per Tomb Raider, il nostro scopo era quello di portare Lara Croft in un'esplorazione di quegli aspetti salienti del personaggio che poi farà suoi nei giochi successivi. Uno dei momenti definitori per Lara, che è stato per errore descritto come scena di "tentato stupro" è l'elemento che abbiamo mostrato al recente E3 […]

In questo punto Lara è costretta a uccidere un essere umano per la prima volta. Nella sezione, anche se c'è un tono drammatico e pieno di pericolo, la cosa non va più avanti della scena che abbiamo già mostrato pubblicamente.  Quello della violenza sessuale non è un tema che vogliamo affrontare nel goco.

Questo chiarimento potrà apparire eccessivo, ma va ovviamente inquadrato all'interno del sensibile contesto americano, dove le tematiche sessuali condizionano il rating molto più della violenza.

Fatevi una vostra idea della scena guardando questo video al minuto 2:20