Il direttore della serie assicura: Tekken non seguirà la strada dell'ultimo Street Fighter

E' nota a tutti la polemica scaturita in seguito all'annuncio dei DLC per Street Fighter X Tekken. I contenuti digitali a pagamento (in questo caso, combattenti) da scaricare, non solo risultavano centrali all'esperienza di gioco, ma si trovavano già sul disco all'uscita del titolo.
Il DLC non diventava più un semplice surplus o add-on, ma veniva percepito come un tentativo della casa di sviluppo di speculare ulteriormente sul prezzo del gioco.

Katsuhiro Harada in tal senso è dalla parte della community videoludica. Il produttore di Tekken in una recente intervista ha assicurato che i fan del picchiaduro non dovranno mai temere simili manovre commerciali.
Nelle sue parole non è tanto il DLC a essere messo alla berlina, ma la scelta di dare un prezzo a elementi centrali dell'esperienza di gioco. Per Katsuiro, i combattenti di un picchiaduro " sono come i pezzi degli scacchi", ognuno con un proprio equilibrio, necessari al bilanciamento e alla sussistenza del gioco. "Bloccarne" solo uno vorrebbe dire alterare immediatamente il gameplay.

Malgrado questo, per lui c'è ancora un posto per i contenuti a pagamento. Secondo la sua visione, i DLC dovrebbero essere utilizzati per elementi accessori e puramente estetici, quali vestiti e abbellimenti.
Il preordine dovrebbe parimenti fornire alcuni incentivi limitati, magari nel tempo (ad esempio: ottenere alcuni personaggi trenta giorni prima del resto della community).
Vedremo se queste propositi verranno mantenuti con l'uscita di Tekken X Street Fighter

 

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