Non sarà obbligatorio connettersi a internet per giocare con la Xbox One, ma sarà meno semplice la gestione dei giochi usati…

Ora che è stata annunciata la Xbox One, sono stati finalmente messi a tacere alcuni rumour che circondavano la console Microsoft, il principale dei quali paventava l'ipotesi che la console funzionasse unicamente se connessa a internet. Ebbene, non sarà così, anche se a quanto pare sarà piuttosto difficile gestire i videogiochi di seconda mano.

Secondo quanto riporta Wired, sarà necessario installare ogni gioco, con un unico proprietario per ogni disco (che lo avrà poi a disposizione nel cloud e potrà lanciarlo senza disco), e nel caso venga installato in una seconda utenza (come nel caso dei dischi di seconda mano) verrà data al proprietario la possibilità di pagare una piccola cifra per procedere nell'installazione (e avere la sua copia a disposizione nel cloud). A quanto pare informazioni specifiche su questo tema verranno rivelate domani.

Sempre su Wired, Marc Whitten di Xbox ha spiegato che gli sviluppatori potranno creare giochi utilizzando il sistema di cloud Azure, ospitando parte del gioco nel cloud anziché nel disco fisso della console (come in SimCity), che avrà 500 giga di capienza. In questo caso sarà necessario essere connessi per poter giocare, ma rimarrà una scelta degli sviluppatori quella di propendere per questa forma o per quella solo-disco.

Apparentemente la nuova console non sarà retro-compatibile, nemmeno per quanto riguarda i titoli digitali, e non funzionerà senza Kinect connesso.

Per quanto riguarda le funzionalità legate alla televisione, saranno disponibili unicamente negli Stati Uniti al lancio: la navigazione Kinect in diretta, l'uso di One Guide Trending e NFL verranno poi estesi al resto del mondo. Inoltre, la Live TV avrà bisogno di un ricevitore esterno con una uscita HDMI che verrà venduto separatamente.