Terza parte della nostra storia dell'Electronic Entertaiment Expo…

Nella scorsa puntata ci eravamo fermati al 2004, l’anno del debutto del nuovo Zelda, e dello scontro DS – PSP. Dopo i terribili primi anni 2000, la crisi americana e il periodo più buio della “guerra al terrore” inaugurata dall’amministrazione Bush, il 2005 – anche nel piccolo mondo dei videogames – doveva rappresentare un nuovo slancio. L’industry doveva dimostrare di saper gettare il cuore oltre l’ostacolo, riuscendo a proporre nuovi sogni di silicio in un mondo che, decisamente, ne aveva abbastanza della realtà. L’E3, in questo senso, riuscì a non tradire le aspettative.

La fiera si aprì in un clima abbastanza strano, nel corso dell’anno, infatti, il DS, contro ogni aspettativa, aveva distrutto PSP sia in termini di vendite che come parco titoli. La guerra dei portatili sembrava – per l’ennesima volta – vinta da Nintendo nonostante l’enorme investimento produttivo messo in campo da Sony. Qualcuno vociferava già di uscita dal mercato, mentre i più fiduciosi aspettavano una fantomatica killer application destinata a ribaltare le sorti di uno scontro già finito. L’attesa, tuttavia, durò più del previsto dato che l’azienda di Tokio continuò con caparbietà a supportare la sua console portatile addirittura fino al 2011, risultando, nell’ultimo periodo, l’unico publisher di rilievo a puntare ancora su PSP. Le aspettative della stampa specializzata, però, si concentravano altrove e, più precisamente, nella presentazione delle nuove console domestiche. Playstation 3, Xbox 360 e Wii (allora chiamato  Revolution), si svelarono durante le canoniche conferenze pre – E3 organizzate dalla case produttrici e, come sempre, sollevarono più dubbi che certezze. La più criptica in assoluto fu Nintendo che mostrò solo lo chassis del Wii, rimandando l’unveil vero e proprio al Tokio Game Show del 2006, tuttavia, anche Sony e Microsoft si mostrarono abbastanza reticenti. Playstation 3 fu annunciata con specifiche degne di un computer di fascia altissima, mentre il lettore blu ray prometteva di portare, finalmente, l’alta risoluzione nelle case di tutti. Il processore Cell sembrava in grado di muovere le montagne e le demo tecniche mostrate (su tutte, il concept di Killzone) erano semplicemente stupefacenti. Playstation 3, tuttavia rimase, di fatto, una promessa senza garanzie, dato che Sony non mostrò né giochi “veri” ne permise a nessuno di avvicinarsi alla console per effettuare test diretti. La più concreta in assoluto fu Microsoft che, oltre ad annunciare che la sua console sarebbe uscita entro l’anno, mostrò alcune demo di Gears of War, Halo e Project Gotham, incassando un vantaggio competitivo che, negli anni successivi, avrebbe permesso alla sua console di dominare i mercati americano ed europeo.
L’anno successivo, finalmente, Nintendo, Sony e Microsoft si prestarono alla prova del fuoco, offrendo le loro piattaforme al severissimo giudizio dei partecipanti all’E3 2006. Immediatamente dopo la conference dedicata a Playstation 3, però, si scatenarono violentissime polemiche, il monolite Sony era infatti, decisamente depotenziato rispetto all’anno precedente, dalla console era sparita la seconda porta HDMI, il Cell era bloccato a un clock di molto inferiore rispetto a quello annunciato e, soprattutto, nessuno dei giochi mostrati arrivava anche solo lontanamente al livello qualitativo delle tech demo proposte l’anno prima. Il 2006 rimase dunque celebre per la clamorosa gaffe del Giant Enemy Crab e per lo smacco subito da Sony che, a partire da quell’anno, si trascina dietro una nome di scarsa affidabilità presso i giornalisti che ancora non è riuscita a scrollarsi di dosso.
Nintendo, dal canto suo, fece finalmente capire in cosa sarebbe consistita la sua rivoluzione, mostrando il controller Wii e alcuni titoli fra i più attesi come i primi concept di Mario Galaxy, Metroid e Sonic. Il 2006 fu anche il canto del cigno del Gamecube che, con Baiten Kaitos e Super Paper Mario, chiuse in bellezza una delle generazioni più difficili per Nintendo. Microsoft, forte della sua presenza sul mercato “reale” (nel 2006, Xbox 360 era l’unica console già disponibile nei negozi) poté prendersela relativamente più comoda, facendo parlare Bill Gates per una buona mezz’ora e mostrando, solo in chiusura, alcune immagini di Halo 3, Fable II e GTA IV.
Il 2006, dunque, fu il primo anno in cui le nuove console poterono scontrarsi direttamente e, fin da allora, sembrò chiaro che Nintendo aveva deciso di giocare una partita in solitaria, smarcandosi dal mercato classico e scommettendo su un mondo che, all’epoca, di fatto non esisteva, quello dei giocatori casuali. La storia ci ha insegnato che il gigante di Kyoto, nonostante le ironie iniziali, ci aveva visto giusto, contringendo gli altri a una rincorsa che dura ancora adesso.

Nella prossima (e ultima) puntata, andremo a raccontarvi le ultime edizioni dell’E3, dal 2008, fino al 2011, passando per il fallimentare summit di Santa Monica, i primi rumour sulle nuove console, il ritorno del PC e tanto altro ancora.

Continua la prossima settimana…