Guai a sottovalutare Kena: Bridge of Spirits, produzione frutto delle fatiche di Ember Lab che di indie, termine sempre più effimero e poco significativo, ha davvero poco, a partire dalle ambizioni del progetto che instradano il gioco sulla scia di titoli come The Legend of Zelda, Shadow of the Colossus, persino Dark Souls.

L’avventura della giovane sciamana, il cui compito è sostanzialmente quello di dare pace alle anime tormentate che stanno infestando, con la loro presenza malevola, i boschi, le vallate e i picchi in cui l’avventura è ambientata, parte effettivamente in punta di piedi, mentendo al centro di buona parte delle scene d’intermezzo i buffi e paciocconi Rot, piccole creature che andranno scovate nello scenario e che aiuteranno la ragazza in innumerevoli modi, come diremo meglio a breve.

Sulle prime, insomma, vuoi anche per l’art design che abbonda di figure arrotondate, vuoi per la palette di colori sgargiante, sembra di avere a che fare con un tit...