Insieme a The DioField Chronicle, opera della quale potete trovare la recensione nel link qui sotto, a marzo di quest’anno Square Enix ha annunciato anche un altro titolo: Valkyrie Elysium. Per gli amanti dei JRPG, la serie di Valkyrie Profile è sicuramente molto importante, con un primo capitolo uscito su PlayStation e riproposto con successo anche su PlayStation Portable. Il sapiente mix di meccaniche innovative e di un design ispirato alla mitologia norrena ha contribuito a rendere famoso il franchise, che negli ultimi anni ha però smesso di brillare. Finora.

Valkyrie Elysium, però, non è un JRPG come i suoi predecessori. Trattasi, infatti, di uno spin-off action sviluppato da Soleil e disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC.

Negli ultimi giorni abbiamo passato diverse ore a fianco della nuova Valchiria di casa Square Enix, rimanendo più volte sorpresi dal combat system ideato dalla software house nipponica. Se volete scoprire tutti i dettagli di uno dei titoli che più ci ha divertiti negli ultimi mesi siete nel posto giusto.

UNA STORIA SEMPLICE

Il comparto narrativo di Valkyrie Elysium non è strettamente collegato a quello dei precedenti capitoli del franchise, ma ovviamente vanta diversi rimandi a personaggi o eventi vissuti. Nulla che un giocatore al primo contatto con la saga possa trovare fastidioso, vista la linearità del racconto ideato da Soleil. La trama vede Odino costretto a creare una nuova Valchiria per affrontare una minaccia che incombe, legata al mai abbastanza utilizzato Ragnarok. Evitiamo di andare più nello specifico perché parte del fascino del racconto sta proprio nello scoprire quali sono i reali piani del Padre di Tutti.

Nonostante i colpi di scena abbastanza telefonati e un ritmo inizialmente lento, siamo rimasti affascinati dalla storia di Valkyrie Elysium. Questo perché l’intera narrazione mantiene dei toni onirici per la maggior parte del tempo, facendo un ottimo world building attraverso la raccolta di particolari fiori sparsi per i livelli di gioco. Una scelta che, mescolata alla trama principale, ha contribuito a immergerci in un mondo davvero affascinante, che speriamo possa essere ripreso in futuro da Square Enix.

Valkyrie Elysium

IL FASCINO DI UN COMBAT SYSTEM RIUSCITO

Attratti dal setting del racconto, siamo però rimasti abbagliati dal combat system del titolo Soleil. Come già accennato, Valkyrie Elysium è un’opera che mescola meccaniche action con quelle tipiche dei giochi di ruolo. Ecco che quindi ci troveremo ad attraversare livelli abbastanza lineari lungo i quali affrontare numerosi avversari. I dev hanno però pensato bene di rendere il gioco complesso e semplice allo stesso tempo, istituendo meccaniche facilmente assimilabili, ma bombardando l’utente di possibilità.

Ecco che quindi potremo decidere di utilizzare diverse armi corpo a corpo, tutte potenziabili e con un proprio moveset, potremo ottenere e castare magie elementali, perfette per gestire grandi numeri di avversari, potremo sfruttare un rampino per muoverci tra i nemici e persino schierare in campo gli Einherjar. Gli Einherjar non sono altro che le anime dei boss che sconfiggeremo durante il gioco, purificate dalla propria malvagità. I guerrieri che emergono dalle spoglie delle gigantesche creature ci affiancheranno in battaglia, combattendo al nostro fianco e infondendo il loro potere nelle nostre armi. Le loro abilità possono inoltre essere utilizzate per superare dei puzzle ambientali, differenti in base all’elemento del combattente selezionato.

Insomma: le possibilità sono davvero molte e la mappatura dei tasti ci ha permesso di mettere in scena sequenze d’azione davvero esaltanti, che ci hanno spesso lasciato col sorriso stampato sulla faccia. Azione dopo azione, potremo affrontare i livelli principali e le missioni secondarie nel tentativo di potenziare la nostra Valchiria e il suo equipaggiamento. Il tutto in direzione dei diversi finali, che possono essere sbloccati in base alle scelte prese nella seconda parte del gioco.

Valkyrie Elysium

UN DESIGN CHE PUÒ NON PIACERE

Da un punto di vista tecnico, siamo rimasti piacevolmente sorpresi da Valkyrie Elysium. La scelta di Soleil è stata quella di valorizzare i contorni dei modelli 3D, dando per un instante una sensazione da cel-shading. Questo effetto può non piacere, ma secondo noi valorizza il character design e stacca i personaggi dall’ambiente, spesso vuoto e privo di texture particolarmente dettagliate. Ottima la colonna sonora, che contribuisce a trasmettere i toni onirici ed epici di cui vi abbiamo già parlato. Segnaliamo, infine, la presenza dei sottotitoli in italiano, per tutti coloro che non masticano la lingua inglese.

Valkyrie Elysium è stata una vera sorpresa. Soleil ha dato vita a un gioco divertente e vario, che permette all’utente di passare una ventina d’ore ad affettare i propri avversari nei panni di una guerriera di Odino. Il tutto accompagnato da una storia evocativa, da un world building affascinante e da un comparto tecnico che potrà non piacere a tutti, ma che abbiamo trovato comunque ispirato. È evidente che non ci troviamo di fronte a un progetto ad alto budget, ma speriamo comunque che possa ottenere il successo che merita e permettere al franchise di tornare in vita. Dopotutto il Ragnarok non è forse l’eterno ciclo di morte e rinascita? È giunto il momento che la saga Valkyrie faccia il suo ritorno. 

VOTO8
Tipologia di gioco

Valkyrie Elysium è un action GDR dalla grande varietà e forte di un world building affascinante.

Come è stato giocato

Il titolo è stato giocato su PlayStation 5 grazie a un codice cortesemente fornitoci dal Publisher.