Nel 2017, con NieR: Automata, Yoko Taro fece una “magia” e ottiene il suo meritato riscatto dopo essere stato bistrattato per anni (specialmente in occidente) per NieR. Avvalendosi del talento di PlatinumGames, il poliedrico e particolare autore riuscì a fare breccia nei cuori degli scettici, con un gameplay più pulito e funzionale, coadiuvato da un sempre ottimo racconto. Un racconto sempre diviso in più storie, da completare una dopo l’altra, per scoprirne ogni sfaccettatura e segreto. E per farsi strappare nuovamente il cuore come accadde per l’appunto in quel tanto bistrattato NieR.

A cinque anni da quella rivincita su PlayStation 4, NieR: Automata è disponibile su tutte le piattaforme. Dopo una conversione non troppo felice su PC e di un’edizione arricchita da un DLC (3C3C1D119440927) su Xbox,  NieR: Automata debutta anche su Nintendo Switch con la The End of the YoRHa Edition, disponibile per poco meno di quaranta euro dallo scorso 6 ottobre.

Come abbiamo fatto più volte, anche in questo speciale non ci concentreremo sui punti di forza del gioco originale (che potete leggere nella recensione qui sopra) bensì sulle qualità esclusive della versione Nintendo Switch, e sui compromessi raggiunti ancora una volta da Virtous Games.

Virtuosi di nome e di fatto, perché nel corso degli anni il team si è più volte occupato dei porting per Nintendo Switch, facendo molto spesso dei miracoli con la console ibrida di Nintendo. E a un primo impatto NieR: Automata su Nintendo Switch è proprio l’ennesimo miracolo.

Un lavoro sopraffino

Si tratta di un lavoro davvero sopraffino, l’ennesimo per il team di sviluppo e conversione che in passato si è occupato di Dying Light, Dark Souls e Final Fantasy XII (tra le altre cose). Pur essendo passato dai 60 FPS ai 30, Nier: Automata su Nintendo Switch mantiene una stabilità invidiabile, legata a interventi tecnici significativi. Le modifiche più importanti sono state alla vegetazione (ora non più poligonale) e all’illuminazione, che escono sconfitti rispetto alle versioni PlayStation 4 e Xbox. Su Nintendo Switch però è possibile giocare a 1080p (anziché i 900p delle altre versioni) ed è presente anche un inatteso antialiasing.
Guardando NieR: Automata su Nintendo Switch è ancora più inspiegabile il motivo che ha spinto Square Enix a optare una versione cloud per i Kingdom Hearts.

La versione Nintendo Switch però, introduce anche alcune modifiche al gameplay. Non si limita solamente a riproporre l’avventura di 2B e 9S tasto per tasto, mostro per mostro, ma aggiunge anche i controlli di movimento sia per i joycon sia per la modalità portatile. Agitando semplicemente il controller, effettueremo una schivata, fondamentale nelle battaglie che pervadono la terra distopica di NieR. La stessa cosa accadrà muovendo leggermente la console in modalità portatile. Se coi joycon l’aggiunta è quanto meno gradevole, in modalità portatile  è abbastanza fastidioso, per la troppa sensibilità del sensore di movimento, che potrebbe farvi schivare anche quando non vorrete. Fortunatamente, potete disabilitare quest’opzione nel menù apposito, tornando a schivare con la semplice pressione dei dorsali.

nier automata switch

La gloria portatile di NieR:Automata

Nonostante i compromessi grafici, NieR : Automata su Nintendo Switch è un’ottima conversione che, stranamente, non viene venduta neanche a prezzo pieno. Siamo abituati a titoli che arrivano dopo anni sull’ibrida di Nintendo, e che non si smuovono dai sessanta euro per i mesi successivi. Il titolo del riscatto di Yoko Taro invece si propone a poco meno di 40 euro, prezzo in linea con le versioni digitali sulle altre piattaforme (senza considerare eventuali sconti). In più è disponibile un nuovo DLC, solamente estetico, che aggiunge skin per i tre protagonisti e per il loro pod di compagnia.

Il porting per Nintendo Switch di NieR: Automata si guadagna quindi un posto tra le migliori conversioni degli ultimi anni, regalando nuovamente le emozioni provate cinque anni fa su PlayStation (o in seguito su Xbox). L’occasione definitiva per gettarsi al fianco di 2B, 9S e A2, vivendo una delle storie più amate dell’ultima generazione ovunque e quando vogliate.