The Last of Us Parte II è uno dei rari casi nei quali il secondo capitolo di un franchise supera il primo sotto tutti i punti di vista. Il “problema” è che, in questo caso, il primo episodio è a sua volta un capolavoro in grado di trattare tematiche di stampo classico, raccontandole però con incredibile maestria. Un’opera dell’orrore che punta i riflettori sull’importanza della vita e, allo stesso tempo, sull’egoismo tipico dell’essere umano. Un egoismo che, però, non viene per forza visto con accezione negativa, quanto piuttosto come un’emozione pura e, per certi versi, inevitabile.

Le conseguenze di queste tematiche vengono esplorate in The Last of Us Parte II, trattato psicologico della razza umana mascherato da survival horror in terza persona. I ragazzi di Naughty Dog sono riusciti nell’impresa epica di raccontare una storia (se possibile) ancora più matura, cruda e, soprattutto, senza compromessi. Certo, questo ha fatto infuriare una fetta di videogiocatori incapaci di accettare la realtà dei fatti, ma poco importa. Il team californiano ha sfornato un titolo che verrà ricordato per anni e che conferma la vera forza di PlayStation: le sue esclusive. Nonostante i costi dei giochi in rialzo, le manovre commerciali poco chiare e l’evidente consapevolezza di essere in cima alla catena alimentare, quando Sony pubblica videogiochi di questo calibro è impossibile non desiderare di possedere una console targata PlayStation.

Se vi chiedete perché siamo tornati, a distanza di due anni dalla pubblicazione, a parlare di The Last of Us Parte II, è perché a partire dal 19 gennaio le avventure di Ellie e Abby approdano finalmente anche su PlayStation 5. Lo fanno con un update dal costo di 10 euro per coloro che già sono in possesso della versione originale del gioco. Per tutti gli altri, invece, il titolo in versione Remastered è acquistabile a circa 50 euro. Ma varrà la pena tornare a vivere questo epico viaggio sulla più recente console Sony? I nuovi contenuti meritano i vostri soldi? Siamo qui oggi per darvi la nostra opinione.

The Last of Us Parte II

THE LAST OF US PARTE II, UN TITOLO IMPERDIBILE

Prima di tuffarci però nei nuovi contenuti, è bene fermarci per un istante e ragionare su quello che è stato il secondo capitolo di The Last of Us. La storia di Ellie e Abby presenta momenti ad alto tasso di adrenalina e situazioni emotivamente molto forti. Siamo di fronte, infatti, a un titolo maturo nelle tematiche e nella messa in scena. Un titolo che non guarda in faccia a nessuno e che, narrativamente, si pone tra i videogiochi meglio riusciti di sempre. Questo grazie soprattutto a personaggi affascinanti e umani, con tutti i “pro” e i “contro” che comporta questa affermazione.

Da un punto di vista ludico, The Last of Us Parte II migliora il precedente capitolo sotto tutti i punti di vista. Il risultato è un survival horror spesso (ma non sempre) lineare, che alterna sapientemente esplorazione e combattimenti. Non mancano ovviamente i momenti nei quali è consigliato procedere con un approccio più cauto, per evitare di attirare l’attenzione indesiderata di orde di creature mostruose o di qualcosa più pericoloso: gli esseri umani. Pur senza inventare nulla, Naughty Dog consolida quelle meccaniche viste in passato e le fonde alla perfezione con un comparto tecnico all’avanguardia. Un comparto tecnico che, ora, vanta anche un nuovo aggiornamento in esclusiva per PlayStation 5.

The Last of Us Parte II

LA MIGLIOR VERSIONE SUL MERCATO

The Last of Us Parte II sulla “nuova” console Sony è, come recita il titolo del paragrafo, la miglior versione sul mercato del capolavoro sviluppato da Naughty Dog. Questo però non significa che sia la miglior versione possibile. Il lavoro svolto sull’upgrade estetico, infatti, è minimo e, in alcuni casi, persino impercettibile. Ora è possibile scegliere di giocare con una risoluzione 4K e il frame rate ancorato ai 30 fps, oppure abbassando la qualità grafica a 1440p per un frame rate molto vicino ai 60 fotogrammi al secondo. Inutile dire che, com’era lecito aspettarsi, la modalità “Prestazioni” ci è parsa nettamente migliore, permettendoci di percepire maggiormente lo stacco con la precedente versione del gioco. In ogni caso, la differenza è davvero minima e non è certo il motivo per cui spendere questi dieci euro di update.

Lo stesso si può dire anche dell’implementazione del DualSense, presente anche in maniera esplicita, ma ben lontano dal modificare l’esperienza di gioco. Esperienza che si conferma comunque molto buona e che ha saputo intrattenerci durante le vacanze di Natale, pur senza farci provare quella sensazione di stupore che ci si potrebbe aspettare in seguito a un aggiornamento sul piano grafico.

The Last of Us Parte II

SENZA RITORNO

Il punto forte di questa Remastered è però la modalità Senza Ritorno, caratterizzata da una struttura roguelike. Il giocatore potrà scegliere tra diversi personaggi e affrontare così differenti missioni, durante le quali raccogliere punti, proiettili e oggetti. Tra un livello e l’altro sarà quindi possibile spendere quanto ottenuto, migliorando così le proprie statistiche e il proprio inventario. Il tutto per poi ripartire in missione e raggiungere lentamente l’ultimo livello, nel quale affrontare il boss di turno.

Senza Ritorno è una modalità davvero divertente, seppur lontana dalla qualità vista nel recente DLC gratuito di God of War Ragnarök.

Il pregio maggiore sta senza dubbio nella graduale progressione che ci permette di ottenere nuovi contenuti di partita in partita. Modificatori per le varie missioni, nuovi oggetti da utilizzare ed elementi artistici come concept art sono quindi un premio per i giocatori più assidui, che potranno divertirsi nel tentativo di sbloccare tutti questi interessanti bonus. Una sessione può essere completata anche in meno di un’ora, un lasso di tempo sufficiente a intrattenere, ma senza mai annoiare. Questo garantisce una notevole rigiocabilità, incentivando a fare “solo un’altra partita” prima di spegnere la propria console. Un risultato che ci sentiamo di premiare e che, senza dubbio, ha garantito a The Last of Us Parte II Remastered di rimanere installato nella nostra PlayStation 5 ancora per qualche settimana.

The Last of Us Parte II

PICCOLE CHICCHE PER APPASSIONATI

Nonostante la modalità Senza Ritorno sia il piatto forte di questa “nuova” esperienza, per chi vi scrive sono invece altri i pregi da elogiare. Gli sviluppatori hanno infatti inserito tre nuovi “livelli perduti”, che sono stati poi scartati dalla versione finale del gioco. Questi livelli non solo sono ancora rozzi da un punto di vista estetico (elemento che li rende ancora più interessanti), ma sono anche accompagnati dai commenti degli sviluppatori. Una valida aggiunta che dimostra la passione di Naughty Dog e la loro cura nei dettagli.

All’interno della modalità Extra sono inoltre disponibili diversi podcast (purtroppo solo in inglese) e una miriade di elementi da sbloccare in grado di valorizzare il lavoro svolto dai dev. Insomma: che The Last of Us Parte II sia un capolavoro non è una sorpresa per nessuno, ma che vengano mostrati così tanti retroscena sul suo sviluppo è qualcosa che non ci saremmo mai aspettati. Segnaliamo, infine, la possibilità di suonare la chitarra nei panni di Ellie, Joel e (colpo di scena) Gustavo Santaolalla. Una piccola aggiunta che farà felice un’altrettanto piccola nicchia di appassionati e che ci ha strappato un sorriso.

THE LAST OF US PARTE II REMASTERED VALE I VOSTRI SOLDI?

La risposta a questa domanda non è ovviamente così semplice come si può pensare. Diciamo che, senza dubbio, The Last of Us Parte II Remastered vale i dieci euro di update, che permettono così alla versione PlayStation 4 di raggiungere la propria forma finale. Per quanto riguarda la versione a prezzo pieno, invece, ci sentiamo di consigliarne l’acquisto solamente a chi non ha mai avuto occasione di mettere le mani sul gioco in questione. In quel caso vi troverete a vivere una delle avventure più belle e strazianti che vi sia mai capitato di giocare. Se, invece, avete già giocato al titolo sulla piattaforma Sony di scorsa generazione e, magari, avete venduto la vostra copia fisica, vi consigliamo di aspettare quantomeno uno sconto. Le nuove aggiunte, infatti, non valgono l’acquisto di una seconda copia a prezzo pieno.

In ogni caso, The Last of Us Parte II si conferma uno splendido capolavoro. Uno di quei titoli così curati da stabilire dei nuovi standard all’interno dell’industria. Standard che, probabilmente, saranno superati dalla stessa Naughty Dog con la loro prossima opera, che speriamo di veder presto rivelata.