Forse siamo noi che in alcuni casi ci aspettiamo troppo, o forse è eccessivo l’hype che viene costruito attorno ad alcuni produzioni, ma negli ultimi dodici mesi abbiamo patito delle scottature particolarmente dolorose nel momento in cui le attese sono crollate sotto il peso della realtà. Ecco le coltellate che ci hanno fatto più male.
- Mafia III (PC, PlayStation 4, Xbox One)
Atteso a lungo e con molta trepidazione, il nuovo capitolo della saga di 2K Games ha deluso ogni aspettativa. Non si tratta di un gioco da buttare, beninteso. Semplicemente, visto il pedigree della serie, visto il livello della concorrenza, GTA V su tutti, ci si aspettava molto di più che una trama ben scritta e poco più. La ripetitività del gameplay e l’assenza di missioni secondarie degne di memoria ci hanno consegnato un open-world solo buono e non eccelso come avremmo sperato.
- Cuphead (PC, Xbox One)
Cuphead è indiscutibilmente uno dei migliori indie ad essere stati pubblicati quest’anno, lo abbiamo inserito, non a caso, nella nostra selezione delle produzioni indipendenti, ma ci ha comunque deluso. Dopo una campagna mediatica impronosticabile per un titolo di dimensioni simili, ci siamo ritrovati tra le mani un titolo impreziosito da una direzione artistica sublime, ma incapace di abbagliare, e di porsi allo stesso livello dei vari Metal Slug e Gunstar Heroes, a causa di un level design tutt'altro che esaltante, salvo in rarissime occasioni. Un titolo più bello da vedere (e ascoltare) che da giocare insomma.
- Gravity Rush 2 (PlayStation 4) Dopo un capitolo sperimentale, ma incredibilmente ispirato sotto il profilo artistico, la serie di SIE Japan Studio era chiamata a fare un sensibile passo in avanti, puntando al grande pubblico, esordendo sull’ammiraglia di casa Sony. Purtroppo questo sequel ha riproposto molto di quanto già visto, rischiando poco, perdendo quell'ingenuità che rese tanto speciale, per quanto zoppicante, la prima avventura di Kat. Un bel gioco, sia chiaro, ma ci saremmo aspettatati ben altro.
- For Honor (PC, PlayStation 4, Xbox One) Ubisoft ci prova sempre: lancia una nuova IP e spera, pure in buona fede, che sfondi. Purtroppo For Honor non è stato il nuovo Assassin's Creed. Un sistema di controllo farraginoso, matchmaking pessimo e pochi contenuti hanno trasformato una scommessa interessante in una promessa tradita. Peccato.
- Mass Effect: Andromeda (PC, PlayStation 4, Xbox One) Una nuova galassia, nuovi protagonisti, la stessa magia? Non proprio. Mass Effect: Andromeda è una summa perfetta di tutti i mali del 2017 videoludico, l'ipertrofia di un open world inutile, personaggi scritti male, un motore grafico da dimenticare. Electronic Arts e BioWare anziché lasciare le avventure di Shepard nell'empireo del gaming hanno trascinato la serie nel calderone della mediocrità. Nessuno dovrebbe perdonarglielo
- Destiny 2 (PC, PlayStation 4, Xbox One)
È vero, Destiny 2 fa molte cose meglio del suo predecessore, su tutte proporre una campagna single player. Il problema è che questa non è poi così indimenticabile, impallidisce se confrontata a quella di altri FPS moderni, come Titanfall 2 o Wolfenstein II: The New Colossus, e che il gioco soffra ancora di molti dei problemi che affliggevano il primo capitolo, su tutti un endgame insufficiente nei contenuti, per nulla risolti dalla prima espansione, La Maledizione di Osiride.
- Call of Duty: WWII (PC, PlayStation 4, Xbox One) C'era tanta attesa riguardo il ritorno di Call of Duty alla sua ambientazione originaria, la Seconda Guerra Mondiale. Non è bastato per fare di Call of Duty: WWII un FPS di elevata qualità, una campagna moscia, con un gameplay ormai stantìo, ed un multiplayer stracollaudato ne fanno una produzione al massimo discreta, non propriamente quello che ci si aspettava per lo strombazzato ritorno alle origini della serie.
- Artifact - The Dota Card Game (PC) Forse non ve ne siete accorti, ma quest'anno Valve ha annunciato un nuovo videogioco. Non succedeva da anni, per questo la delusione è ancora più cocente. Che non sarebbe stato Half Life 3 lo sapevano anche i muri, ma quando Artifact - The Dota Card Game si è rivelato essere un gioco di carte, la delusione ha colpito tutti noi. Poi magari sarà il migliore esponente del genere ma il suo annuncio è stato tra i bocconi più amari da digerire quest'anno.
- I loot box Quando abbiamo accettato la trasformazione dei videogiochi in gioco d’azzardo? Nell’ultimo anno i loot box hanno conquistato un posto centrale nel nostro mondo e l'hanno rovinato. Il dominio del pay to win si fa sempre più preoccupante, fino a che punto i giocatori lo accetteranno? Questo 2017 rischia di aver fissato un precedente pericoloso, di cui non sono chiare le conseguenze. Urge resistere.
- Xbox One X La nuova console Microsoft ci è piaciuta e anche tanto, perché allora l'abbiamo messa tra le delusioni di quest'anno? Perché è un gioiello tecnologico sprecato da illogiche scelte di mercato. Senza giochi, una console è solo un costoso soprammobile, i titoli multipiattaforma girano in modo perfetto e come mai visto prima, superando senza fatica i risultati di PlayStation 4 Pro, ma il parco titoli che si possono giocare solo su Xbox One X è ridotto all'osso.
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