Nel 1996, Dragonheart è riuscito a fondere la tradizione iconografica del drago con il puro entertainment hollywoodiano, dando vita a un racconto affabulatore e a una fiaba pirotecnica e colorata, pronta a garantire divertimento e spettacolo per il pubblico di tutte le età. Divenuto col tempo un piccolo cult, il 31 maggio il film ha spento la bellezza di venti candeline. Vediamo perché i draghi continuano a suscitare interesse e fascino nel pubblico e scopriamo insieme come è invecchiato nel corso di due decenni il film di Rob Cohen.
Le donne, i cavalier, l’arme, i dragoni
Il drago è indubbiamente uno dei grandi protagonisti della cultura crossmediale: dalla tradizione orale all’universo letterario, dal grande al piccolo schermo, passando per i videogiochi, i draghi rubano la scena di miti e leggende e catturano l’immaginazione tanto dagli ascoltatori degli antichi aedi quanto dei giocatori di Skyrim e Dragon Age, passando per le imprese di Dirk l’Ardito in Dragon’s Lair,
Questa settimana, Dragonheart ha compiuto 20 anni. Scopriamo insieme come è invecchiato!
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