Incubo nell’incubo

C’è subito un incubo come apertura del trentacinquesimo film di Clint Eastwood. In quella ovattata dimensione onirica Chesley Sullenberger guida il suo Airbus A320-214 del volo di linea Us Airways 1549 tra i grattacieli di Manhattan. Ma è troppo basso e l’impatto con gli edifici della città è solo questione di secondi, giusto il tempo di dire: “Lory ti amo” alla moglie che non c’è. “Ti amo tanto” disse al marito la hostess Ceecee Lyles mentre il velivolo su cui lei si trovava, lo United Airlines 93, era prossimo a schiantarsi sulla Pennsylvania l’11 settembre 2001 con alla guida Ziad Jarrah. È il 2009 quando Chesley Sullenberger ha quell’incubo ma è come se fosse ancora il 2001. Poteva otto anni dopo un pilota americano, nato il 23 gennaio 1951 a Denison Texas, replicare ciò che avevano fatto Mohamed Atta, Ziad Jarrah e gli altri 17 attentatori dell’11 settembre 2001? No. Assolutamente no. E infatti <...