Nonostante i servizi di tracking abbiano assestato le stime d'incasso nel primo weekend americano per Hunger Games tra gli 80 e i 115 milioni di dollari, l'Hollywood Reporter cita insider di vari studio spiegando che al momento le aspettative sono molto più alte, al livello dei più importanti blockbuster dell'estate. La cosa è curiosa soprattutto perché al contrario di titoli appartenenti a franchise come Batman o i film Marvel, non si tratta di un sequel.

Parliamo di una cifra che potrebbe tranquillamente superare i 130 milioni di dollari in tre giorni, se non i 140, battendo – come già si rumoreggiava giorni fa – il record di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1. Assai probabile il superamento del record di Alice in Wonderland: maggiore incasso d'apertura a marzo, con 116 milioni di dollari.

La stima deriva dai dati provenienti da ricerche di mercato, secondo le quali l'interesse nei confronti del film da parte del potenziale pubblico sta crescendo molto negli ultimi giorni, e al contrario del franchise di Twilight è molto più trasversale: gli uomini sopra i 25 anni che vedranno il film questo weekend al momento saranno il 36% del totale, e il 35% sotto i 25 anni.

La durata del film, intorno alle due ore e venti, potrebbe però impedire ad alcuni cinema di aggiungere spettacoli. La questione è importante se si pensa che il sito leader per le prenotazioni online di biglietti del cinema, Fandango, ha appena annunciato di aver già prevenduto ben 2.000 spettacoli (con il tutto esaurito), superando le prevendite del primo Twilight. 150 gli spettacoli IMAX esauriti per la sera dell'anteprima, tanto che la compagnia sta aggiungendo spettacoli alle 3 del mattino.

Il film, che è basato sul primo romanzo di una serie che ha venduto finora 26 milioni di libri, è costato 80 milioni di dollari, cui si aggiungono circa 45 milioni di dollari di budget destinato alla promozione (per prodotti simili se ne investono circa 100) e uno staff marketing, alla Lionsgate, composto da una ventina di persone. In un interessante profilo sul New York Times, il responsabile della campagna promozionale del film Tim Palen spiega di aver lavorato molto sui media non tradizionali, in particolare il web e i social media, accanto a operazioni più tradizionali (regalando 80,000 poster, mettendo il film in una cinquantina di cover stories e comprando 3.000 spazi tra billboard e cartelloni), che peraltro sembra abbia contribuito a vendere più copie dei romanzi (oltre 9 milioni nell'ultimo anno).

La strategia della promozione del film è stata decisa nella primavera del 2009, successivamente è stato pubblicato il logo ufficiale e, attraverso la pagina Facebook, sono stati comunicati ai fan tutti gli annunci sul casting. La Lionsgate ha seguito da vicino anche i blog dei fan, ma parallelamente ha aperto canali Twitter, YouTube, Tumblr, lanciato applicazioni web e mobile. Non solo: attraverso un virale lanciato alcuni mesi fa sul sito TheCapitol.pn, ben 800.000 persone hanno creato delle finte carte d'identità come se vivessero a Panem. Più avanti, 100 siti hanno ricevuto un pezzo del poster ufficiale e i fan, utilizzando Twitter, lo hanno ricomposto. Qualche settimana fa, cinquanta siti hanno regalato biglietti del cinema, mentre su YouTube il canale speciale "Capitol TV" raccoglieva non solo spot e trailer del film, ma anche video realizzati dai fan, arrivando a quasi 18 milioni di visite. Tutto questo ha contribuito a creare fortissimo interesse nei confronti del film: una volta uscito dai cinema, il compito della Lionsgate sarà consolidare l'attenzione dei fan verso l'home video e, soprattutto, verso i sequel…

In Hunger Games vedremo Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Stanley Tucci ed Elizabeth Banks. Diretto da Gary Ross, e prodotto da Nina Jacobson con la Color Force in tandem con Jon Kilik e Lionsgate, Hunger Games uscirà il 23 marzo 2012 negli Stati Uniti e il 1 maggio in Italia. Ulteriori informazioni sul progetto e sulla trama nella nostra scheda. Il secondo film, Catching Fire, uscirà a novembre 2013.