Rubrica a cura di ColinMckenzie

Della serie, sotto a chi tocca. Questa volta è stato il turno di The Reader, film che di certo non si può dire che io abbia amato. Eppure, penso sempre che vada lasciata al pubblico la scelta di godersi (o meno) un film in santa pace, anche quando magari chi ha il compito di giudicarlo non lo ha apprezzato. Non per questo, infatti, si deve pensare che lo spettatore non lo debba vedere nelle migliori condizioni.

Non è ovviamente questa l'opinione dei critici italiani, che, come abbiamo spesso ripetuto, pensano che raccontare tutta la trama di un film sia non solo consigliabile, ma quasi obbligatorio (o, forse, è semplicemente un modo per lavorare di meno). In questo caso, probabilmente, i nostri eroi hanno pensato che, essendo questa rivelazione fatta a metà film, si potesse tranquillamente svelare. A questo punto, sorge una piccola domanda: se un regista ha creato un senso di mistero su un particolare argomento e ...