Play the game

Che geni quei registi che sanno essere alti, bassi, grandi, piccoli, di nicchia, mainstream, provocatori, rassicuranti, sotterranei ed evidenti. Proprio perché il cinema è un’arte molto difficile perché collegata a forti interessi economici, sono dei fuoriclasse assoluti coloro che conoscono così bene il loro mondo e il loro linguaggio da saltellare di qua e di là cambiando forma da produzione a produzione. Ci riferiamo ai Soderbergh, Frears, Linklater e nel passato Wilder, Huston, Edwards, Nichols, Scola, Lizzani e Bertolucci. Dei veri grandi uomini di Cinema con la C maiuscola.

Ci piacerebbe che nel cinema italiano di oggi i registi avessero una testa così libera, colta e sofisticata

Qual è dunque il problema di esordire alla regia con un gioiellino sulla truffa + romantic comedy gay chic tipicamente da Sundance come Colpo di fulmine – Il mago della truffa (2009) per poi dirigere da shooter (ovvero senza sentire l’urgenza di scrivere la sceneggiatura)...