Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la storia del grande cinema italiano dovrebbe sapere che accanto ai nomi di Sergio Leone, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni o Roberto Rossellini dovrebbe stabilmente figurare anche quello di Mario Bava, maestro che, fuori dai confini nazionali, è sempre stato indicato come una figura imprescindibile per la formazione di Tim Burton, David Lynch, Martin Scorsese, John Landis e Quentin Tarantino mentre dalle nostre parti è stato sempre e solo etichettato come “regista di B-movie” fino alla – lenta – rivalutazione post-mortem.

Fra i fan del filmmaker sanremese c’è anche Nicolas Winding Refn che a Cannes, a margine della proiezione della versione restaurata in 4K di Terrore Nello Spazio, ha parlato di come Ridley Scott e Dan O’Bannon per il primo Alien, abbiano attinto a piene mani dalla pellicola di Bava:

Terrore Nello Spazio è il film da cui Scott e O’Bannon hanno rubato le idee per il primo Alien! Abbiamo trovato gli elementi e questa notte vi forniremo le prove. Terrore Nello Spazio è un film grandioso, è melodrammatico, è operistico, è esagerato, ha delle musiche grandiose, dei costumi di pelle, astronavi, dei dialoghi assurdi italiani che non hanno senso […] Voglio dire, osservando i due film non è che noti delle semplici somiglianze. La struttura narrativa, le scene, i personaggi, i dilemmi, le tematiche stesse. Per carità, lo dico con tutto il rispetto possibile sia chiaro. È meraviglioso: tutti rubano da qualcun altro. E Alien, che è un altro grande capolavoro, ha il merito di aver elevato la portata artistica dei film di genere. Ma la cosa ironica è che, alla fin fine, si deve tutto a questo vecchio film italiano cui non sono mai stati riconosciuti i giusti meriti. È la Cannes Classics selection di Cannes, accanto agli altri grandi del cinema, è il luogo che compete a un regista come Mario Bava.

 

https://www.youtube.com/watch?v=uceg_KuV5zI

 

 

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