È Peter Jackson a pubblicare il primo concept ufficiale di Mortal Engines, l’adattamento cinematografico della saga di romanzi Macchine Mortali scritta da Philip Reeve e prodotto da Jackson e dal suo team.

Nel concept vediamo una delle città in movimento in cui è ambientato il film, la Londra di un futuro distopico che si aggira su una Terra desolata in cerca di città più deboli da… divorare. In primo piano vediamo Hester Shaw, una delle protagoniste dei libri.

 

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Il cast è composto da Stephen Lang (Avatar), Leila George, la cantante e attrice sudcoreana Jihae, Robert Sheehan (Tom Natsworthy), Hera Hilmar, Ronan Raftery, Hugo Weaving. Lang sarà Thaddeus Valentine, un uomo potente a Londra che cerca di acquistare un’arma di distruzione di massa. La George sarà sua figlia Katherine, mentre Jihae sarà Anna Fang, aviatrice e spia che compare in tutti e quattro i romanzi della saga.

A dirigere la pellicola ci sarà Christian Rivers.

La produzione inizierà in primavera in Nuova Zelanda, l’uscita è fissata per il 14 dicembre 2018.

Jackson e Fran Walsh avevano opzionato i diritti della saga nel 2009, la Universal Pictures co-finanzierà la pellicola con la MRC e si occuperà della distribuzione in tutto il mondo. La serie è composta da quattro romanzi, il primo dei quali è stato pubblicato nel 2001 da Scholastic. Al centro della storia (ambientata in un mondo con un’estetica vittoriana e tecnologie futuristiche) Tom Natsworthy, questa la sinossi del primo romanzo:

Futuro remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita del capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda.

È la prima volta che Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens scrivono una sceneggiatura che non verrà diretta da Jackson. Christian Rivers ha iniziato a collaborare con Jackson come artista degli storyboard, passando poi alla supervisione degli effetti visivi e successivamente come regista di seconda unità nella trilogia dello Hobbit e infine nel remake di Il Drago Invisibile.

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