La palma di “Storia più Curiosa” dell’industria cinematografica, negli ultimi giorni, va di sicuro al “Baffogate” di Henry Cavill.

Nell’approfondimento dedicato alle riprese aggiuntive di Justice League, vi abbiamo raccontato circa un “intoppo” alquanto curioso riportato nel pezzo di Variety che abbiamo impiegato come fonte.

Parliamo di questo passaggio:

Diversa la storia di Henry Cavill, anche per una curiosità di carattere meramente estetico. L’attore inglese sta girando il sesto episodio di Mission: Impossible 6 dove interpreta un personaggio che ha i baffi. Nel fare avanti e indietro fra i due set, non ha potuto rasarsi, per ragioni contrattuali legate al blockbuster Paramount, e ha dovuto girare tutte le sue scene con tanto di baffi… che verranno poi rimossi digitalmente dalle scene in cui compare il suo Superman.

A margine di ciò, il regista di Mission: Impossible 6 Christopher McQuarrie è intervenuto su Twitter per illustrare il motivo per cui quella del “baffo posticcio” non sia una strada percorribile. Per internet si è trattato di una nuova opportunità per fare ironia in materia con meme e video vari ed eventuali a base di Superman baffuti.

Per alcune persone però, c’è davvero poco da ridere.

Parliamo, chiaramente, dei VFX artist che si occuperanno della rimozione digitale della peluria sopralabiale dell’attore inglese. Business Insider, dopo la pubblicazione del pezzo di Variety, ha deciso di interpellare Anne Trotman, Lead 2D Artist e Dave Fleet, Head of 3D presso The Mill, notissima azienda di effetti speciali nota anche per i suoi interventi di digital make up.

Inizialmente i due hanno confermato un dato già noto tanto a noi addetti del settore quanto agli amanti del cinema più attenti: il “trucco e parrucco” digitale è una pratica diffusa nel mondo del cinema, della tv o dei commercial. Specie in quest’ultima occasione, può capitare che una star testimonial di questo o quel marchio debba comparire in uno spot senza poter alterare la sua capigliatura o la sua barba a causa di condizioni contrattuali pre-esistenti tanto. Non vanno poi dimenticate le “usanze e tradizioni” differenti da mercato a mercato per le quali una immagine o un video concepito per l’Occidente vanno poi modificate per le piazze asiatiche o mediorientali.

Trotman puntualizza con BI che la ripulitura dai baffi, da un punto di vista 2D, è una procedura abbastanza semplice. Si tratta sostanzialmente di “dipingere” una zona sovralabiale priva di peli e di sovrapporla sulla parte di volto interessata. Allo stesso tempo specifica però che la mole di lavoro cambia sostanzialmente in caso di riprese movimentate visto che, a questo punto, subentra la gestione della testa della star nello spazio e il 3D.

Se ci sono dei movimenti in prospettiva, la pulizia va fatta mescolando insieme tecniche di 2D e 3D. Quando il talent guarda dritto in camera basta il 2D.

Fleet subentra a quel punto nella discussione spiegando che togliere un grande quantitativo di peluria dalla faccia di una persona inserita in un contesto che non prevede esclusivamente primi piani e sguardi diretti verso la MDP esige la creazione di un modello 3D della testa (o della faccia) del talent, un processo decisamente più lungo, faticoso e costoso.

Potremmo avere bisogno di costruire un modello 3D della faccia e poi agire sulle sfumature della pelle per renderle realistiche. Poi potremmo dover tracciare, in 3D, i movimenti della testa e, in via potenziale, avere anche la necessità di rianimare la sua bocca e il quantitativo di animazione è chiaramente subordinato a quanto le labbra vengano nascoste dalla barba.

Malgrado tutto, l’ostacolo maggiore non è rappresentato tanto da quello che si possa o non possa fare col computer, ma la mancanza di tempo.

Sempre Fleet specifica:

In genere ci vuole una settimana solo per fare gli elementi 3D, poi altre tre per tutta la tracciatura, la renderizzazione e l’animazione della faccia rasata e poi altre due settimane per assemblare tutto insieme.

Nel caso di Justice League le prime fasi potrebbero essere snellite visto che la Warner Bros. possiede già dei modelli 3D della testa di Cavill, ma Fleet aggiunge che tipicamente ci vogliono sei settimane per togliere dei baffi da una clip di un minuto e si arriva a venticinque settimane per un segmento da cinque minuti. E probabilmente le riprese aggiuntive di Justice League effettuate da Joss Whedon richiederanno un ingente lavoro di post-produzione.

Vi terremo aggiornati.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

La produzione di Justice League è iniziata a Londra l’11 aprile 2016 per la regia di Zack Snyder ed è terminata il 14 ottobre in Islanda.

Nel film ci saranno Batman (Ben Affleck), Superman (Henry Cavill), Wonder Woman (Gal Gadot), Aquaman (Jason Momoa), Flash (Ezra Miller), Cyborg (Ray Fisher), Mera (Amber Heard) e Alfred (Jeremy Irons). Tra le new entry J.K. Simmons (commissario Gordon) e Willem Dafoe. Ben Affleck sarà anche produttore esecutivo assieme a Zack e Deborah Snyder.

La regia è di Zack Snyder, che ha dovuto lasciare il progetto in piena post-produzione a causa di una tragedia famigliare. Joss Whedon ha supervisionato il film in sua vece.

Alimentato dalla sua rinnovata fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e Wonder Woman si mettono subito al lavoro per trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.

Il film arriverà nelle sale il 23 novembre 2017.

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