AGGIORNAMENTO: Alberto Barbera comunica la rassicurante notizia dello scagionamento di Doueiri:

 

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NOTIZIA ORIGINALE

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Ziad Doueiri, il regista franco-libanese di L’Insulto (per il quale Kamel El Basha ha ottenuto la Coppa Volpi come migliore attore alla 74. edizione del Festival di Venezia), è stato trattenuto dalle forze di polizia al suo arrivo a Beirut ieri.

“Mi hanno trattenuto in aeroporto per due ore e mezzo, mi hanno rilasciato solo dopo avermi confiscato sia il passaporto francese che quello libanese,” ha dichiarato il regista all’agenzia AFP. Questa mattina alle 9 Doueiri è comparso davanti a un tribunale militare per rispondere di alcune accuse, anche se lui stesso non capisce il motivo di questo attacco: “Sono profondamente ferito da questa cosa. Sono tornato in Libano con un premio vinto a Venezia. La polizia libanese ha autorizzato la proiezione del mio film. Non ho idea di chi sia responsabile per quanto successo, scopriremo in tribunale chi c’è dietro questa storia”.

Ricordiamo che il film precedente di Doueiri, The Attack, era stato bandito dal paese nel 2013 perché girato parzialmente in Israele utilizzando attori isreaeliani: il Libano è ufficialmente in guerra con Israele. Alcuni rappresentanti della stampa libanese chiesero al regista delle scuse ufficiali, quindi è possibile che le accuse riguardino questo film.

Solo qualche giorno fa era stato annunciato che il ministro della cultura libanese aveva scelto L’Insulto come candidato alla nomination come miglior film straniero agli Oscar 2018.

In Italia la pellicola sarà distribuita da Lucky Red: in questa pagina trovate la nostra recensione, mentre in questa pagina la nostra videorecensione.

 

 

Fonte: AlJazeera

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