Bright, il nuovo film di David Ayer (Suicide Squad) disponibile su Netflix, è al centro di una controversia peculiare che riguarda un gran numero di addetti ai lavori. Lo StudioADI, responsabile dell’elaborato settore Makeup & Hairstyling impiegato per il film, sostiene infatti che oltre 60 dei propri professionisti siano stati lasciati fuori dai crediti.

Al momento, Netflix sarebbe al lavoro proprio per modificare i titoli di coda a seguito delle rimostranze sollevate dal gruppo di lavoro. La lista di coloro che sono stati esclusi è disponibile a questo link.

È curioso notare come proprio il ramo Makeup & Hairstyling abbia fornito un contributo assolutamente centrale ai lavori del film di Ayer. Bright è stato addirittura proposto come un possibile candidato alla nomination all’Oscar per il trucco e le acconciature.

Curiosamente, proprio il precedente film di Ayer, Suicide Squad, ha trionfato agli Oscar nella categoria del trucco, fruttando una statuetta agli italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini.

Netflix, lo ricordiamo, ha già confermato che il film avrà un sequel.

Bright è disponibile su Netflix dal 22 dicembre.

La sinossi:

Questo action thriller è ambientato in un presente alternativo nel quale esseri umani, orchi, elfi e fate convivono fin dalla notte dei tempi. La pellicola, diretta da David Ayer (Suicide Squad, End of Watch – Tolleranza zero, sceneggiatore di Training Day) segue le storie di due poliziotti molto diversi tra loro. Una notte Ward, un umano (Will Smith) e Jakoby, un orco (Joel Edgerton) partono per un normale giro di pattuglia, che però sconvolgerà il futuro del mondo a cui sono abituati. I due si ritrovano così a dover superare le loro divergenze personali e a battersi contro un nemico aggressivo, lavorando insieme per proteggere una giovane elfa e un oggetto che si pensava dimenticato e che, nelle mani sbagliate, porterebbe alla distruzione totale.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Fonte: CB

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