Lo scorso 11 luglio, in Italia era da poco passata la mezzanotte, è arrivata l’ufficialità del progetto relativo a un film su Joker interpretato da Joaquin Phoenix e diretto da Todd Phillips.

Per mesi, le voci su questo nuovo lungometraggio cinefumettistico targato Warner Bros. si sono rincorse online con una certa frenesia anche se, nelle varie occasioni in cui l’acclamato attore è stato interpellato in materia, ci siamo sempre dovuti accontentare di dichiarazioni molto “politiche”.

Adesso che tutto è stato messo nero su bianco le cose sono decisamente cambiate e, in una nuova intervista rilasciata a Collider, Phoenix ha parlato in maniera decisamente approfondita del perché abbia accettato di prendere parte a un cinecomic come questo.

In merito a come si sia trovato coinvolto nella cosa spiega:

Tre o quattro anni fa, ho chiamato il mio agente per dirgli “Ma perché non prendono uno di questi personaggi dei fumetti e non lo piazzano in un film dal budget più basso, un film in grado di studiare il personaggio, potrebbero farlo con uno dei villain, no?”. Al tempo avevo pensato “Non puoi farlo con il Joker, perché, come dire, è stato già fatto”. Ho pensato ad altri personaggi col mio agente che mi faceva “Ti organizzerò un meeting esplorativo di carattere generale con la Warner Bros.”, ma gli ho risposto “No, non ci andrò, non posso andare a una riunione così generica come quella che mi proponi”. E così mi sono completamente dimenticato della cosa fino a che non ho saputo di questa idea che circolava nello studio ed è a quel punto che ho pensato “Oh, è una cosa davvero emozionante, è questa l’esperienza che vorrei avere con un film basato su un personaggio dei fumetti”. Mi sembrava che si potesse davvero ottenere qualcosa di interessante sul grande schermo con un approccio simile.

Quando gli è stato chiesto se si senta nervoso al pensiero di approcciarsi a un personaggio così iconico:

Mi prendo un sacco di tempo per fare tutte le mie considerazioni quando devo decidere su cosa lavorare. Per cui, in una certa maniera, il processo si basa naturalmente sulla lettura di una sceneggiatura e sull’incontrare un filmmaker e nel continuare a vedersi e discutere col regista che, in questo caso particolare, è Todd Phillips. È straordinario e sembra avere una profonda compresione di questo mondo e di quello che vuole dire con il film. È molto interessante collaborare insieme a lui su un progetto come questo. Sembra un qualcosa di unico e in un certo qual modo, anzi in molti modi, mi terrorizza anche. E potrebbe spaventare anche voi […] Penso che, al di là dell’emozione che questi film generano e della loro portata spettacolare, abbiamo a che fare con personaggi incredibili che combattono delle battaglie contro problematiche molto reali. A volte viene raccontato in maniera chiara, esplicita, altre no, ed è per questo che ho sempre pensato che nel mondo dei fumetti ci siano personaggi davvero molto interessanti che si meritano l’opportunità di essere esplorati e studiati a fondo.

Todd Phillips, oltre a figurare come regista, ha anche co-sceneggiato il film assieme a Scott Silver La pellicola è descritta come una “esplorazione di un uomo deluso dalla società; lo studio di un personaggio, una storia di ammonimento“.

Con un budget di 55 milioni di dollari (dato da confermare), la produzione partirà a settembre a New York. Una data d’uscita non è stata ancora fissata, ma trattandosi presumibilmente di un film con non molti effetti visivi potrebbe arrivare al cinema anche entro il 2019.

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