Un altro pezzo importante della 20th Century Fox ha lasciato lo studio cinematografico: Emma Watts ha infatti rassegnato le dimissioni dal ruolo di presidente di produzione dopo vent’anni di guida della compagnia. Il team creativo che l’affiancava rimarrà in essere in attesa che venga nominato un sostituto.

La Watts segue le orme di Stacey Snider (chairman), Chris Aronson (capo della distribuzione USA) ed Elizabeth Gabler (presidente di Fox 2000), che hanno tutti lasciato lo studio dopo l’acquisizione da parte della Disney. Secondo quanto riporta Variety, nonostante fosse rimasta a capo della sua divisione negli ultimi tempi lamentava l’immobilismo della Disney nei confronti di 20th Century Studio (da poco rinominata), e così ha scelto di cercare “nuove opportunità”. A luglio aveva esteso il suo contratto per supervisionare la divisione cinematografica della ex Fox, ma durante l’autunno apparentemente ha iniziato a pensare di non avere abbastanza strumenti per trovare e sostenere nuovi film da distribuire con l’etichetta Twentieth.

Gli ultimi dirigenti appartenenti della vecchia guardia rimasti in carica sono Stephen Gilula e Nancy Utley (Searchlight) e Vanessa Morrison (Fox Family).

In 22 anni di lavoro alla Fox, la Watts ha lavorato con registi come James Cameron, James Mangold, Matt Reeves, Ridley Scott e Bryan Singer, come ricorda lei stessa nel memo inviato ai colleghi:

All’epoca Titanic era al cinema, George Lucas aveva appena annunciato la sua seconda trilogia di Star Wars e stavamo sviluppando X-Men. Ero una giovane dirigente creativa che non vedeva l’ora di imparare questo lavoro, e mi hanno accolta sin dal primo giorno. Chi sapeva che insieme avremmo fatto Una Notte al Museo, Bohemian Rhapsody, The Martian, Deadpool, Logan, West Side Story di Spielberg e, ovviamente, Avatar, aggiungendo questi film alla lunga storia dello studio. Sono stata seduta in prima fila assistendo a un’evoluzione incredibile, culminata con l’ingresso della Fox in una delle più grandi media company che continua a dar forma alla nostra industria su scala globale.

Steven Spielberg, in particolare, le ha reso omaggio:

Emma è un dirigente di studio come titolo, ma una filmmaker nel cuore. Il suo sostengno e il suo desiderio di prendersi dei rischi è ciò che quest’industria ha sempre cercato. Non vedo l’ora di scoprire cosa farà ora, e di lavorare ancora a qualsiasi cosa in qualsiasi momento.

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