Dal luogo dove l’emergenza Coronavirus si è originata, la Cina, arrivano i primi accenni di una ripartenza per l’industria cinematografica e televisiva, nonostante i cinema, dopo una timida riapertura, siano stati nuovamente chiusi dalle autorità di governo.

Stando a quanto riportato dal China Global Television Network, sito appartenente al network del Partito Comunista Cinese China Central Television, sono stati riaperti gli studios presso Ningbo, Shanghai, Qingdao e Xi’an e la produzione di serie TV come Legend of Fei e Like a Flowing River sarebbe ripartita, in aggiunta a quella di pellicole di alto profilo come Impasse di Zhang Yimou.

Gli Hengdian World Studios, uno dei maggiori centri per la realizzazione di film e serie TV in Cina, ha riaperto cinque dei suoi studi lo scorsi 28 marzo e sono ben 20 le troupe tornate al lavoro (tra le quali quella della già citata Legend of Fei, con Zhao Liying e Wang Yibo.

Chiaramente visto che anche nella nazione da cui il contagio è partito l’emergenza Coronavirus è ben lungi dall’essere terminata, prima di ricominciare a lavorare, le troupe devono adottare delle misure di contenimento dell’epidemia: le produzioni devono dar prova concreta di avere dei piani di prevenzione e controllo così come di gestione dell’emergenza, a prescindere dalla preparazione preventiva delle suddette misure.

Ai membri delle troupe viene anche richiesto di sottoporsi ad autoisolamento per 14 giorni prima di cominciare a girare e il numero massimo di persone consentite su un set è pari a 50 individui.

Agli Hengdian World Studios viene anche richiesto a tutti i componenti di una crew cinematografica di superare un esame sulla conoscenza delle varie misure di prevenzione e solo rispondendo in maniera corretta ad almeno 25 domande si potrà tornare al lavoro.

Vi invitiamo a prendere visione di quanto indicato sul sito del Ministero della Salute in merito al nuovo Coronavirus.

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