Carrie Fisher era una persona abbastanza unica nel suo genere e per le motivazioni più disparate. Esistono davvero tante testimonianze di questa sua unicità.

In queste giornate in cui lo scandalo Weinstein è al centro della cronaca non solo di realtà specializzate in questioni cinematografiche come la nostra, un nuovo aneddoto relativo all’interprete di Leia Organa si va ad aggiungere alla già lunga “annalistica”. Il collegamento con la questione Weinstein sussiste proprio perché la vicenda ha come protagonisti una scrittrice amica di Carrie Fisher, Heather Ross, e un non meglio identificato producer che, a inizio 2000, la molestò sessualmente.

Ospite di una radio di Tucson, Heather Ross ha specificato di non aver mai avuto a che fare con Harvey Weinstein, ma, in compenso, ha raccontato dello spiacevole incontro avvenuto, nel 2000, a Los Angeles con un altro “addetto ai lavori” che, dopo esserla passata a prendere in macchina per una cena di lavoro, l’ha poi spinta contro il sedile della macchina tenendola giù con delle intenzioni che di professionale e lavorativo non avevano nulla a che vedere.

Dopo essere venuta a conoscenza dello sgradevole accaduto, Carrie Fisher decise di fare qualcosa. E a narrare “il cosa” è stata proprio Heather Ross durante il suo intervento radiofonico:

Circa due settimane dopo, mi arriva un messaggio online di Carrie nel quale mi diceva “Ho appena visto [omissis] agli Studios della Sony. Sapevo di poterlo trovare lì per cui sono andata nel suo ufficio e gli ho personalmente consegnato a mano una scatola di Tiffany chiusa con un fiocco bianco”. Ovviamente le domandai cosa ci fosse dentro il pacchetto e lei mi rispose “La lingua di una mucca presa al Jerry’s Famous Deli di Westwood accompagnata da un biglietto con scritto ‘Se ti azzarderai a toccare nuovamente la mia amica Heather o qualsiasi altra donna, la prossima consegna conterrà qualcosa di tuo contenuto in una scatola molto più piccola di questa’ “.

Potete ascoltare l’intervista integrale tramite il tweet qua sotto.

 


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