L’emergenza Coronavirus sta colpendo con violenza tutto il continente europeo, e così oltre all’Italia anche altri paesi stanno adottando misure più o meno drastiche per rallentare la diffusione del virus: in Germania e Francia è stata disposta la chiusura di varie attività inclusi i cinema, e Disneyland Paris ha annunciato che da stasera rimarrà chiuso temporaneamente. Questa la comunicazione pubblicata sul sito ufficiale:

In seguito alle ultime misure governative francesi, Disneyland Paris chiuderà a fine giornata il 29 ottobre. Nell’attesa di festeggiare la stagione natalizia potrai comunque prenotare per il periodo dal 19 dicembre al 3 gennaio, speriamo di poterti accogliere in base alle indicazioni che governo ci darà. Disneyland Paris resterà chiuso dal 4 gennaio al 12 febbraio. Consulta regolarmente il nostro sito per aggiornamenti. Se hai una prenotazione durante la chiusura pianificata, troverai qui le nuove condizioni commerciali entro domani. Ti daremo tutte le informazioni il più velocemente possibile. Ti ringraziamo per la fiducia e per la comprensione in questo periodo così difficile.

Ricordiamo che il parco di divertimenti aveva riaperto il 15 luglio, rispettando i limiti di capienza e le norme di sicurezza indicate dal governo francese. Noi lo abbiamo visitato ad agosto:

Mercoledì il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno annunciato due semi-lockdown. Quello tedesco inizierà il 2 novembre e durerà un mese, mentre quello francese inizierà domani 30 ottobre e durerà almeno fino al 1 dicembre. Tra le varie misure, appunto, vi è anche la chiusura di cinema, teatri e sale da concerto.

Si tratta, ovviamente, di un duro colpo per l’industria cinematografica europea che durante il periodo estivo aveva iniziato a mostrare segni di ripresa. Dopo il rinvio dei grandi blockbuster autunnali, la catena cinematografica inglese Cineworld ha deciso di tornare a chiudere i battenti. Negli Stati Uniti i cinema hanno riaperto in numerosi stati ma la curva dei contagi sta tornando a crescere e questo mette in seria difficoltà grandi catene cinematografiche come AMC, che potrebbe dichiarare bancarotta nel giro di qualche mese. I mercati di Los Angeles e New York, intanto, continuano a rimanere chiusi.

 

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