Manca una settimana all’uscita su Netflix di Elegia americana (Hillbilly Elegy), il nuovo film di Ron Howard con protagoniste Amy Adams e Glenn Close tratto dalle memorie di J.D. Vance. Moderna esplorazione del sogno americano, la storia segue tre generazioni diverse di una famiglia appalachiana, il tutto visto attraverso il punto di vista del membro più giovane della famiglia, uno studente di Yale costretto a tornare nella sua città natale.

C’è molta attesa per il nuovo lavoro di Howard, considerato (anche grazie al cast stellare) uno delle possibili protagonisti della corsa agli Oscar. Ma l’hype è stato frenato, in questi giorni, dall’accoglienza della critica americana e inglese, che sembra non aver apprezzato il film. Sull’aggregatore RottenTomatoes, solo il 30% delle oltre 80 recensioni raccolte finora è positivo, con un voto medio di 4.8/10. Alcuni critici si sono proprio accaniti sul film: vi riportiamo una selezione di estratti da noi tradotti qui sotto. Nei prossimi giorni vi proporremo anche il nostro giudizio sul film.

  • Collider – Ron Howard ha fatto quello che è probabilmente il peggior film della sua carriera, con una storia banale e trita di una famiglia disfunzionale, priva di alcuna sfumatura o normalità. Prende due delle nostre più grandi attrici – Amy Adams e Glenn Close – e le costringe in personaggi talmente cartooneschi da mettere in discussione il talento di attori che sappiamo averne. Non funziona nulla in questo film, che arriva a offrire alcune risate inattese e non intenzionali.
  • Washington Post – Una storia tratteggiata con un pennello che sembra sia da un lato troppo specifico e dall’altro troppo ampio.
  • New York Post – Elegia Americana è una serie di scelte sbagliate – talvolta da parte dei protagonisti, ma il più delle volte da parte di Hollywood.
  • Los Angeles Times – Diretto da Ron Howard e denudato di qualsiasi elemento politico, Elegia Americana è un lungo montaggio di clip per gli Oscar in cerca di uno scopo più ampio, un mazzo di porte che vengono sbattute, bambini che vengono schiaffeggiati, mariti istrionici che si immolano.
  • AV Club – Elegia Americana rafforza gli stereotipi pur insistendo di essere un film illuminante.
  • Indiewire – Per tutti i favori che Howard fa al soggetto del suo biopic, il regista non riesce a celare la natura egocentrica di una storia che è sempre stata meno incentrata sulle origini di Vance e più su dove volesse andare.
  • The Guardian – Questa è una storia ricca di buone intenzioni su qualcuno che si è fatto da solo, con un po’ d’aiuto da parte della nonna. Ma sembra artificiosa e troppo autocoscente.
  • The Hollywood Reporter – Elegia Americana abbraccia la confusione emotiva di una commovente canzone country, ma quello che gli manca è un ritornello orecchiabile per convincere davvero.
  • Variety – Finché Glenn Close recita con una furia degna di un premio, Elegia americana non sembra mai spento. Anche la Adams mostra un po’ delle sue grandi doti recitative, ma per quanto sia notevole la sua interpretazione, non ci fa mai pensare a Bev con pietà e terrore.
  • The Film Stage – Se la Close offre un’interpretazione un po’ contenuta, è la cosa migliore del film, mentre la Adams sorprendentemente sbaglia mira e interpreta ogni scena sopra le righe.
  • The Playlist – È l’ennesimo, pigro film drammatico sulla dipendenza, raccontato da uno stupidone che pensa che tutto ciò sia in qualche modo interessante, solo per il fatto che sia capitato a lui.

Elegia americana sarà disponibile dal 24 novembre su Netflix. Potete vedere il poster qua sotto:

Vanessa Taylor (La Forma dell’Acqua) si è occupata della sceneggiatura. Howard, Brian Grazer e Karen Lunder hanno prodotto il film con la Imagine Entertainment.

Ecco la sinossi ufficiale:

J.D. Vance (Gabriel Basso), ex marine dell’Ohio e attualmente studente di legge a Yale, sta per ottenere il lavoro che ha sempre sognato quando una crisi familiare lo costringe a tornare nella casa che ha cercato di dimenticare. J.D. deve districarsi tra le complesse dinamiche culturali della sua famiglia, tipiche delle comunità montane degli Appalachi, inclusa la sua precaria relazione con la madre Bev (Amy Adams), afflitta da problemi di dipendenza. Ispirato dai ricordi della nonna Mamaw (Glenn Close), la solida e arguta figura femminile che l’ha allevato, J.D. arriva a comprendere che per raggiungere i suoi sogni deve accettare l’indelebile influenza della famiglia sul suo percorso personale.

Tratto dal besteller del New York Times di J.D. Vance e diretto dal premo Oscar Ron Howard, ELEGIA AMERICANA è un’intensa autobiografia che offre uno spaccato del percorso di una famiglia verso la sopravvivenza e il trionfo. Seguendo tre colorite generazioni, ognuna con le proprie difficoltà, la storia di J.D. esplora i pregi e i difetti legati all’esperienza della sua famiglia.

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