Kevin Mayer ha rassegnato le dimissioni da CEO di TikTok solo tre mesi dopo aver accettato l’incarico per il quale aveva lasciato un ruolo di altissimo profilo a The Walt Disney Company.

“Nelle ultime settimane, mentre il contesto politico è rapidamente cambiato, ho riflettuto molto su quali saranno i cambiamenti strutturali necessari per l’azienda, e cosa significa questo nel ruolo globale per il quale ho accettato l’incarico,” ha scritto Mayer mercoledì sera in una lettera allo staff. “Mentre ci aspettiamo di raggiungere una risoluzione molto presto, devo annunciare che purtroppo ho deciso di lasciare la compagnia”.

“Ci rendiamo conto che le dinamiche politiche degli ultimi mesi hanno cambiato in maniera significativa il raggio che avrebbe avuto il ruolo di Kevin, e rispettiamo la sua decisione,” ha commentato un portavoce dell’azienda.

Per molti commentatori questa decisione significa che la vendita di TikTok è ormai inevitabile: il principale contendente sembra essere Microsoft, anche se nelle ultime settimane sarebbe emersa anche Oracle di Larry Ellison (molto vicino all’amministrazione Trump).

Fino a qualche mese fa Mayer era indicato come possibile successore di Bob Iger come CEO di Disney: non è forse un caso che il suo addio alla media company sia arrivato qualche mese dopo la nomina di Bob Chapek. Dopo aver guidato Hulu, è stato uno dei dirigenti Disney a gestire il lancio di Disney+ (motivo per cui il suo addio era stato davvero inaspettato).

Ricordiamo che poco dopo la sua nomina come CEO di TikTok e COO della cinese ByteDance, il Presidente Donald Trump ha inserito l’app nella sua battaglia politica con la Cina in vista delle elezioni di novembre. Citando preoccupazioni sul fronte della sicurezza nazionale, Trump ha firmato un ordine esecutivo il 6 agosto dichiarando che TikTok verrà bandita negli Stati Uniti a meno che non venga venduta entro il 15 settembre a un’azienda americana. Qualche giorno fa la società ha risposto facendo causa a Trump, al segretario al commercio Wilbur Ross e al dipartimento del commercio per invalidare l’ordine esecutivo. Le dimissioni di Mayer lasciano immaginare un brusco cambio di strategia e la quasi certa vendita (per una cifra che potrebbe ammontare a 30 miliardi di dollari).

Fonte: Variety

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