Gli americani la chiamerebbero una no-win situation.

O anche lose-lose situation, che rende l'idea in maniera anche più forte.

Noi, parafrasando un tormentone sanremese di qualche anno fa potremmo esordire con un "comunque vada, sarà un insuccesso".

La sfida fra la Warner Bros./DC Comics e i Marvel Studios/Disney che si profila all'orizzonte nel 2016 sembra già persa in partenza da Zack Snyder and co.

Il perché viene spiegato da un'interessante analisi pubblicata da Forbes. Prima di addentrarci nel merito della stessa, rimettiamo in ordine i pezzi del puzzle.

Il kolossal che vedrà comparire insieme in un'unica pellicola i due più noti supereroi della DC, Batman e Superman (più Wonder Woman, confermata, e qualche guest star ancora in forse) doveva uscire inizialmente il 17 luglio del 2015, ma è stato poi spostato al 6 maggio del 2016.

Fino a qui tutto bene, ma come recita il prologo dell'Odio di Mathieu Kassovitz il problema è sempre l'atterraggio. Anche se qua non stiamo parlando di un uomo in caduta libera da un palazzo di cinquanta piani.

Atterraggio che rischia di risultare alquanto turbolento e movimentato ora che la Casa delle Idee ha, più o meno apertamente, confermato che nella medesima data farà uscire nelle sale una sua opera. Molto probabilmente il sequel di Captain America: The Winter Soldier. Cinecomic che, stando ai primi commenti trapelati in rete, rischia seriamente di venire eletto come miglior tassello dell'Universo Cinematografico della Marvel. Magari l'entusiasmo calerà una volta che il global embargo sulle recensioni terminerà, ma si tratta comunque di un segnale incoraggiante per la Disney. 

Detto questo, piazzare la terza avventura del Primo Vendicatore nello stesso slot di Batman Vs. Superman significa indebolire, e non poco, la "percezione" del brand della Warner/DC. La prima settimana di maggio, tradizionalmente occupata dai fim Marvel, è stata "presa" con una manovra che potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio per Snyder and co.

Già la calma con cui Feige ha candidamente ammesso che "la Marvel resterà ancorata a questa data di release" dice molto. Traducendo il tutto in termini più comprensibili e meno "politically correct", il deus ex-machina dei Marvel Studios dice questo alla Warner: "Ragazzi, guardate, noi abbiamo già un pantheon cinematografico con delle basi estremamente solide. Voi no e state puntando tutto su Batman Vs. Superman. Fate vobis, ma poi non lamentatevi".

Anche se i due film dovessero effettivamente uscire lo stesso giorno, è facilmente pronosticabile un ottimo riscontro commerciale per entrambi. Eppure, come specificato da Forbes, la Disney può permettersi di usare un film di peso come Captain America 3 come "expendable"

Un sacrificabile di razza.

Se Cap 3 otterrà elevati guadagni nonostante il testa a testa, la Casa delle Idee avrà vinto in maniera chiara e netta. Se le performance non saranno all'altezza, la Disney avrà dalla sua l'alibi perfetto. Ma, vada come vada, se Batman Vs. Superman dovesse raccogliere un botteghino percepito, o effettivamente non in linea con le previsioni che accompagnano un kolossal come questo, la posizione della Warner in ambito di cinecomic verrà necessariamente indebolita.

Non conosciamo ancora il futuro di celluloide di Steve Rogers. Sappiamo che Chris Evans ha ancora degli obblighi contrattuali con la Marvel e che Sebastian Stan ha degli impegni molto più estesi nel tempo (e i conoscitori dei fumetti Marvel si staranno già domandando "What if…?"). Sicuramente, qualora Feige non volesse tirare in avanti per un periodo di tempo indefinito e eccessivamente lungo i vari franchise stand-alone, Captain America 3 potrebbe essere un "sacrificio" non particolarmente doloroso. 

Batman Vs. Superman, per garantire il prosieguo dell'Universo Cinematografico della DC e l'avvento della Justice League, DEVE obbligatoriamente alzare la posta in gioco e raccogliere tutto il malloppo di denaro sul tavolo di una partita a poker in cui i giocatori stanno giocando a carte più o meno scoperte. 

A questo punto, l'unica mossa sensata per la Warner è quella di mettere da parte l'orgoglio, d'ingoiare l'amaro calice e di ammettere, con un cambio della data di uscita del film, che il testa a testa va evitato. Man of Steel 2 può uscire a fine aprile o, magari, luglio, ma, dannazione fate in fretta a stabilire uno slot prima che la Marvel decida di annunciare anche la data del suo secondo progetto del 2016.

Competere con la sua diretta rivale è cosa buona e giusta, ma forse non era il caso di andare a stuzzicare il drago che dorme.

Draco Dormiens Nunquam Titillandus.

E' il blasone della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, istituto protagonista di quel franchise letterario noto come Harry Potter già portato al cinema dalla Warner Bros. con straripante successo.

Chissà, magari si sono scordati l'importanza di questo adagio…