Fu proprio in una di queste occasioni per la stampa, nel 1975, che il regista ebbe la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con David Bowie, scomparso pochi giorni fa a causa di un cancro.
È quanto raccontato da Crowe in un pezzo per l’Hollywood Reporter, di cui vi proponiamo alcuni passaggi:
Lo seguii, con registratore alla mano, per sei mesi mentre passava dalla fase Young Americans a quella successiva, il periodo Thin White Duke/Station to Station .
Un giorno mi fece il disegno qui sopra su un pezzo di carta mentre lo intervistavo. Lasciò il foglietto sul tavolo e gli chiesi di firmarlo. “È un auto ritratto” mi disse.
Nel corso degli anni ho capito che quel disegno era una piccola richiesta d’aiuto, un bisogno a cui ha potuto rispondere attraverso il suo successivo viaggio a Berlino e lo stravolgimento del suo stile di vita.
Bowie si è lasciato indietro quel periodo molto oscuro, e ha continuato a regalare a tante altre generazioni di fan musica, arte, anima e ispirazione. Si è avventurato meravigliosamente nel futuro… dove resterà per sempre.
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