È morto Curtis Hanson: il regista è stato trovato ieri senza vita nella sua casa di Hollywood Hills, il decesso è stato causato probabilmente da un infarto. Aveva 71 anni. Negli ultimi anni si era ritirato a vita privata e secondo quanto riportano i media soffriva di Alzheimer.

Nato a Reno, in Nevada, Hanson lavorò come fotografo ed editor prima di entrare nel mondo del cinema. Nel 1970 fu co-sceneggiatore di The Dunwich Horror, tratto da un racconto di Lovecraft, due anni dopo debuttò come regista nel film horror Sweet Kill, dedicandosi poi allo zombie movie Evil Town nel 1977. Il passo successivo nel 1983, quando diresse la commedia Losin’ It, con un giovane Tom Cruise e Shelley Long. Nel 1986 diresse il neo-noir La Finestra della Camera da Letto, con Steve Guttenberg, Elizabeth McGovern e Isabelle Huppert, per poi dirigere il thriller Cattive Compagnie, scritto da David Koepp con James Spader e Rob Lowe. Il vero successo commerciale arrivò con La Mano sulla Culla, nel 1992, e con The River Wild – il Fiume della Paura due anni dopo. Nel 1997 diresse il suo film più famoso: L.A. Confidential, in concorso al Festival di Cannes. La pellicola vinse un Oscar per la migliore interpretazione femminile (Kim Basinger) e uno per la migliore sceneggiatura adattata (che andò a Hanson e a Brian Helgeland).

Nel 2000 diresse Wonder Boys, scritto da Steve Kloves e tratto da un romanzo di Michael Chabon: un’altra pellicola di successo che ottenne una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura. Successivamente Hanson diresse 8 Mile, il biopic di Eminem, che fu il suo maggior successo commerciale con 242 milioni di dollari in tutto il mondo. In Her Shoes – se Fossi Lei, del 2005, divise invece la critica, mentre nel 2007 Hanson diresse il suo ultimo film per il cinema, Le Regole del Gioco. Da allora si dedicò solo ad altri due tv movie: Too Big to Fail, del 2011, e Chasing Mavericks, del 2012.

 

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