Vero e proprio monumento della sua arte, Wexler ha vinto due premi Oscar nella sua carriera: uno nel 1966 per la fotografia di Chi ha Paura di Virginia Woolf, di Mike Nichols (uno splendido bianco e nero) e uno dieci anni più tardi per Questa Terra è la mia Terra, di Hal Ashby.
In cinquant’anni di carriera ha lavorato anche a film come Il ribelle dell’Anatolia (1963), La calda notte dell’ispettore Tibbs (1967), American Graffiti (1974), Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), Tornando a casa (1978), collaborando con registi del calibro di Elia Kazan, Mike Nichols, George Lucas, Hal Ashby, Milos Forman, Blake Edwards, Dennis Hopper, Michael Moore e contribuendo a definire l’estetica della New Hollywood.
Il suo ultimo film è in post-produzione, recentemente ha infatti diretto la fotografia dell’adattamento televisivo della piece teatrale “To Begin the World Over Again: The Life of Thomas Paine” di Ian Ruskin.
Domani pubblicheremo un approfondimento sull’opera di Haskell Wexler.
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