“Oggi l’amata icona Mary Tyler Moore è morta all’età di 80 anni, circondata dall’affetto dei suoi cari e del suo amato marito da 33 anni, il Dr. S. Robert Levine. Attrice straordinaria, produttrice e sostenitrice della Fondazione per la Ricerca sul Diabete Giovanile, Mary verrà ricordata come una impavida visionaria che cambiò il mondo con il suo sorriso”.

Con questo comunicato è stata annunciata la morte della leggenda della tv Mary Tyler Moore, avvenuta ieri in Connecticut per le complicazioni legate ad una polmonite (soffriva di Diabete 1 sin dall’età di trent’anni). L’attrice newyorkese aveva debuttato giovanissima nella pubblicità e nella televisione, partecipando al The Dick Van Dyke Show a partire dal 1961. Per l’interpretazione di Laurie Petrie vinse l’Emmy e il Golden Globe, nella sua carriera arrivò a raccogliere sette Emmy (su 15 nomination), tre Golden Globe (su quindici nomination) e una nomination all’Oscar.

Nel 1970 debuttò The Mary Tyler Moore Show, creata da James L. Brooks e Allan Burns: la sitcom durò sette stagioni per un totale di 168 episodi, e il ruolo centrale della protagonista, una donna indipendente e in carriera, fu rivoluzionario per la cultura pop di quegli anni. La serie venne prodotta dalla Moore e dal suo marito di allora, l’executive tv Grant Tinker, con la loro MTM Enterprises.

Sul grande schermo ricordiamo il ruolo della gelida madre in Gente Comune di Robert Redford (1980), interpretazione che le valse un Golden Globe e una nomination all’Oscar. Più recentemente è apparsa anche in Amori e Disastri di David O. Russell (1996) e Controcorrente di Peter Callahan (2009).

 

 

 

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