In occasione della promozione della serie limitata a fumetti della Marvel dedicata ad Aliens – scontro finale di James Cameron che racconta l’ipotetico scenario in cui l’executive della Weyland-Yutani Corporation Carter Burke è sopravvissuto agli eventi della pellicola, l’interprete del personaggio, ovvero Paul Reiser, ha potuto parlare della scena eliminata dal film che mostrava il destino del suo personaggio.

Una scena che può essere ancora vista su YouTube che ci fa vedere come il Carter Burke di Paul Reiser non sia stato ucciso dagli Xenomorfi, bensì portato sotto al reattore, nel nido, dove è stato imbozzolato in attesa di essere “fecondato” da un Facehugger.

In Aliens infatti, Carter Burke, come ultimo atto di pavido tradimento nei confronti dei Colonial Marines, Ellen Ripley e Newt, cerca di scappare lasciando dietro di sé gli altri superstiti e si sigilla in una stanza dove c’è anche uno Xenomorfo. Il film non chiarisce se l’uomo sia stato eliminato o meno – anche se la scena eliminata di cui sopra suggerisce di no – e a tal proposito l’attore spiega:

Quando Cameron non ha incluso la scena, ho pensato, beh, forse non sono morto. Il fatto interessante di quel mondo è che gli Xenomorfi non ti uccidono necessariamente, ti avvolgono solo in un bozzolo in modo che possano replicarsi dentro di te – il che tra l’altro probabilmente ti ucciderà in ogni caso – ma non è l’obiettivo. Ripley stava inseguendo Newt che era stata presa e lei… è ancora viva. Quelle creature non ti uccidono, ti avvolgono solo in questo bozzolo. Se la bambina era ancora viva è molto plausibile che anche Burke poteva essere vivo.

Proprio per questa ambiguità di fondo, Paul Reiser e suo figlio Leon, hanno deciso di partecipare alla scrittura di questa limited a fumetti dedicata a questo scenario alternativo di Aliens insieme ad Adam F. Goldberg (The Goldbergs), Brian Volk-Weiss (The Toys That Made Us) w Hans Rodionoff (Marvel’s Damage Control).

Il “What if?” è davvero plausibile in questo universo. Non è così tanto distante da quanto sarebbe potuto accadere. Coi tempi ci stiamo. Hanno calcolato il timing. Nel film ci vogliono 17 minuti dal reattore alla navicella su cui scappa Ripley. E sarebbero stati sufficienti.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

BadTaste è anche su TikTok, seguiteci!

FONTE: ComicBook

Classifiche consigliate