Non c’è pace per Assassinio sul Nilo, la nuova pellicola di Kenneth Branagh con Gal Gadot e Armie Hammer seguito di Assassinio sull’Orient Express e basato sulla ben nota opera letteraria del 1937 scritta da Agatha Christie.

Dopo le mille preoccupazioni collegate alle vicende personali e legali di Armie Hammer, ora tocca alla notizia segnalata dal Daily Mail (via Deadline) relativa al fatto che la pellicola è stata bandita in Kuwait e Libano “per colpa” di Gal Gadot che, in quanto israeliana, è persona non grata in quei paesi.

Gal Gadot, come da obbligo vigente in Israele, ha prestato servizio per due anni nella צבא ההגנה לישראל, le forze di difesa israeliane. Proprio per tale ragione, anche Wonder Woman, nel 2017, era stato bandito in Libano in quella che, a conti fatti, si era trattata di una prima volta: pellicole come Fast & Furious 6 o Batman v Superman, nonostante la presenza di Gal Gadot, non avevano subito la stessa sorte.

La notizia della messa al bando di Assassinio sul Nilo in Kuwait è stata inizialmente riportata dal giornale locale Al-Qabas e anche lì ha a che fare con il fatto che Gal Gadot abbia prestato servizio militare nella IDF.

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