La vita di un attore o un’attrice è spesso e volentieri fatta di “slinding doors” professionali che possono poi condizionarne il percorso, nel bene o nel male, e a quanto pare quella dell’ex teen star Disney e Nickelodeon Austin Butler non è da meno.

L’attore, oggi di 33 anni, è uno dei più apprezzati della sua generazione e ha già all’attivo anche una nomination agli Oscar per aver vestito i panni di Elvis nell’omonimo biopic di Baz Luhrmann dedicato al Re del Rock.

Ed è proprio di un importante bivio professionale che Austin Butler ha discusso nel corso di un’edizione live dell’Happy Sad Confused podcast tenutasi a New York a margine della promozione della serie Apple TV+ Masters of the air (LEGGI LA RECENSIONE). La star spiega che, qualche anno fa, ha dovuto scegliere se andare a fare lo screen test per quello che sarebbe poi diventato Top Gun: Maverick o accettare di prendere parte a C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino dove avrebbe vestito i panni di Charles “Tex” Watson, uno dei membri della Manson family.

Mi sono ritrovato a dover scegliere tra l’andare al provino per Top Gun: Maverick o dire sì a Quentin Tarantino.

Butler voleva da tempo lavorare con il regista di “Pulp Fiction” tanto da non voler lasciare che il potenziale blockbuster con Tom Cruise si frapponesse.

Avevo già incontrato Tarantino quindi scelsi lui.

Anche se, fra strategie distributive e Covid, i due film sono usciti ad anni di distanza, vennero girati sostanzialmente in contemporanea.

In una vecchia intervista con Variety, la direttrice del casting di Maverick, Denise Chamian, aveva svelato che Austin Butler era in lizza per la parte che sarebbe poi stata affidata a Miles Teller, quella di Rooster, il figlio di Goose, e di giudicare azzeccata la scelta fatta in quel giorno dall’attore dato che, internamente, Tom Cruise e gli altri responsabili della pellicola avevano già stabilito che non era adeguato per la parte perché troppo giovane (Teller ha 4 anni in più). Tuttavia il caso giocò comunque ulteriormente a suo favore: Denise Chamian, che era in ogni caso rimasta molto favorevolmente impressionata da Butler al tempo, si sarebbe poi occupata anche del casting di Elvis e il resto, come si suo, dire, è storia.

FONTE: Happy Sad Confused Podcast via People magazine, Variety

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