La colonna sonora ideata da Danny Elfman per il primo Batman di Tim Burton è diventata una delle partiture musicali cinematografiche più iconiche di sempre tanto che, di recente, è stata inevitabilmente citata anche da Benjamin Wallfisch, l’autore dello score di The Flash.

Eppure, racconta Danny Elfman in un’intervista, aveva inizialmente deciso di non lavorare alla colonna sonora della pellicola di Tim Burton, con cui aveva già collaborato sia a Pee-wee’s Big Adventure che a Beetlejuice – Spiritello porcello, dedicata a Batman

L’artista racconta:

Non ho mai fatto nulla di più difficile di Batman perché, in primis, dovevo dimostrare il mio valore. Era tutto all’insegna del: ‘Lui è quel tipo strano che lavora alle commedie e ora eccolo qua al lavoro su questa colonna sonora per Batman’. Comprensibilmente penso che volessero qualcuno che sapesse fare questo tipo di musica. Solo che nessuno sapeva che tipo di musica fosse. La musica per i supereroi non esisteva davvero. C’era solo Superman. E, fin dal principio, dicevamo che non volevamo qualcosa che fosse come la musica di Superman di John Williams. Poi c’era una discussione con il produttore dello studio che voleva che fosse una colonna sonora pop. C’è stato sicuramente un momento in cui mi è stato detto: ‘Danny, vogliamo che tu collabori con Prince e scriva insieme a lui la colonna sonora’.Solo che io ho risposto: ‘Non posso farlo. La gente spesso mi domanda stupita: ‘Hai davvero risposto così?’. Amo Prince, ma di certo non per quella colonna sonora. Sapevo già quale fosse la colonna sonora e sapevo che, se avessimo collaborato, lui avrebbe scritto le melodie e io avrei orchestrato le sue melodie, e sarei finito per diventare essenzialmente un arrangiatore glorificato anziché un compositore. Lui era famoso in tutto il mondo e io non ero ancora nessuno. E così rinunciai.

Poi aggiunge:

Ero così depresso. Sentivo di aver rovinato la mia stessa carriera. E poi, un mese dopo, ho ricevuto una telefonata: ‘Danny, sei di nuovo a bordi. Dobbiamo sbrigarci. Dai, dai’. È stato come aver fatto una scommessa che ha avuto successo. Ma è stato un periodo miserabile. D’altra parte, già sentivo la musica nella mia testa. Sapevo cos’era ed ero determinato in merito al fatto che quella sarebbe stata la colonna sonora. Il produttore, John Peters, è stato così duro con me ma poi alla fine, credo che sia stato alla terza presentazione… io non sapevo avevo idea di come fare le presentazioni. Stavo suonando questa strana musica che era tutta ispirata, sai, pazzesca. E poi Tim dice: ‘Suona la marcia, suona la marcia, suona la marcia’. Lui chiamava così la musica dei titoli. Al che io: ‘Oh sì, ho questa composizione qui’. E ovviamente, ora so che devi iniziare una presentazione con il pezzo principale. All’epoca non lo sapevo! Faccio questo pezzo di musica e John inizia a dirigere seduto sulla sedia. Tim mi guarda e dice: ‘Sì, ce l’abbiamo fatta’.

Cosa ne pensate dell’aneddoto di Danny Elfman? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra qua sotto!

FONTE: GQ su YouTube

Classifiche consigliate