In un’intervista con ET l’attrice ha poi parlato della difficoltà maggiore, la voce, ma ha ringraziato il regista per il suo contributo:
Quella [è stata la cosa più difficile], ma sono stata molto fortunata, perché Aaron Sorkin era così sicuro di ciò che aveva scritto e di ciò che stava facendo, era la storia che voleva raccontare.
Tra le altre difficoltà, come abbiamo già visto, anche il rapporto con il pubblico. L’attrice ha parlato del suo entusiasmo iniziale:
All’inizio non ero in ansia. Aaron Sorkin aveva scritto questa sceneggiatura che non riuscivo a smettere di leggere. Dicevo in giro: “Se avete modo di mettere le mani su quella sceneggiatura, fatelo”. Era bella quanto un romanzo ben scritto.
Un entusiasmo a cui sono seguiti tanti dubbi:
Iniziai a pensare da “Cosa ho accettato?” a: “Oh, no, non sono la persona giusta. Tutti pensano che non sono adeguata, perciò magari mi tiro indietro”. Poi il produttore Todd Black e Aaron Sorkin mi dissero: “Assolutamente no”. Grazie al cielo è andata così perché mi sono innamorata di lei.
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