Fin dall’uscita di Casino Royale nel 2006, la pellicola che ha inaugurato l’era Daniel Craig durata per cinque film, la figura della Bond girl è andata mutando drasticamente di capitolo in capitolo e a conti fatti, l’unica realmente inseribile nella categoria della “ragazza avvenente che cede al fascino dell’agente segreto al servizio di Sua Maestà” è stata la Strawberry Fields di Gemma Arterton. Non a caso, qualche anno fa, è stata proprio la diretta interessata a criticare il personaggio e a spiegare perché aveva dovuto accettare la parte (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Adesso a parlare delle Bond Girl e della loro evoluzione è Britt Ekland che in Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro (The Man with the Golden Gun), il film del 1974 con Roger Moore diretto da Guy Hamilton, ha interpretato Mary Goodnight, personaggio apparso più volte nei libri di Ian Fleming, ma una sola volta sul grande schermo.

L’attrice svedese, oggi ottantenne, dice:

Oggi non ci sono più le Bond girls, sono diventate Bond women. Hanno aderito alla correttezza politica e al movimento #MeToo e nel complesso si muovono in un contesto migliore di quello che avevamo noi. Ma non penso che il risultato finale sia altrettanto divertente come erano i nostri film, perché eravamo belle e avevamo dei bei corpi e non cercavamo di sembrare sexy: lo eravamo.

Ora tutto è all’insegna del “Non fare questo perché potrebbe offendere qualcuno”. Noi non dovevamo fare i conti con tutto questo. Andavamo là fuori, stavamo sempre in bikini e tutte queste persone erano completamente vestite, in modo molto tradizionale, ma era un lavoro e lo facevamo. Quindi – dal punto di vista della correttezza – penso che oggi le donne di Bond siano in una posizione drasticamente migliore. Ma mi sa che noi ci siamo divertite di più.

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FONTE: Metro

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