Il cinema, da sempre, è un ottimo strumento di propaganda e quello che è accaduto al film cinese Born to Fly “per colpa” di Top Gun: Maverick è qua a ricordarci che questo assunto è ancora perfettamente valido, ieri come oggi.

Born to Fly doveva infatti essere la risposta cinese a Top Gun: Maverick, un film destinato a raccogliere quintali di quattrini al botteghino della nazione asiatica. C’era un protagonista estremamente popolare come Wang Yibo, popstar cinese convertitasi ad attore (è un po’ l’Harry Styles locale, come sottolineato dall’Hollywood Reporter), un regista e sceneggiatore come Liu Xiaoshi che si è fatto le ossa realizzando famosi video promozionali dell’esercito cinese. C’era una trama che vedeva un gruppo di giovani e promettentissimi piloti dell’esercito cinese impegnati nei test segretissimi del più avanzato jet militare.

Prodotto anche grazie alla piena collaborazione della Zhongguo Renmin Jiefangjun Kongjun (l’aeronautica militare della Repubblica Popolare Cinese) – così come Top Gun: Maverick ha potuto contare sul pieno supporto della U.S. Navy – Born to Fly doveva anche dimostrare l’avanzatezza del più moderno caccia Stealth cinese, il J-20. Doveva essere una vetrina per ostentare le capacità dell’aeronautica cinese.

Proprio per questo, molti analisti ipotizzavano che quando sarebbe uscito nei cinema il 30 settembre del 2022, alla vigilia della Giornata nazionale della Repubblica Popolare Cinese, avrebbe fatto faville come Wolf Warrior 2 (2017, $870 milioni) e The Battle at Lake Changjin (2021, $902 milioni), diventando un nuovo, fulgido esponente della categoria dei blockbuster nazionalisti cinesi a sfondo militare.

Poi però Born to Fly non è mai stato distribuito nelle sale. Il motivo? Ovviamente, data la ben nota imperscrutabilità del regime comunista cinese, non è stata diffusa alcuna nota ufficiale per giustificare la decisione.

Stando alle indiscrezioni, i produttori di Born to Fly, dopo aver visto Top Gun: Maverick, avrebbero realizzato che gli stunt e gli effetti speciali del loro film impallidivano di fronte alla fattura da stato dell’arte della tecnica del blockbuster con Tom Cruise. Il film cinese sarebbe uscito con le ossa rotte da un confronto diretto con la pellicola della Paramount rischiando di venir ridicolizzato, con tutto ciò che ne sarebbe conseguito anche in materia di contraccolpi politici dato che entrambe le pellicole sono, a conti fatti, degli spot per le relative forze armate, americana da una parte e cinese dall’altra. Chi ha avuto modo di vedere Born to Fly ha anche segnalato la presenza di alcuni grossolani errori come ad esempio il fatto che il già citato jet “made in China” J-20 venga definito come caccia stealth di quarta generazione, mentre, in realtà, è di quinta. Non era neanche pensabile che un lungometraggio capace di creare imbarazzo per via del paragone diretto con quello americano potesse uscire una manciata di settimane prima dal XX Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese che ha visto la – scontata – riaffermazione di Xi Jinping come Presidente della Repubblica Popolare Cinese.

Allo stato attuale delle cose, scrive l’Hollywood Reporter, non si sa neanche se la pellicola potrà uscire nel 2023 dopo un’eventuale operazione di sistemazione degli effetti speciali e un po’ di ridoppiaggio.

Qua sotto potete vedere il trailer:

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FONTE: Hollywood Reporter

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